domenica 21 giugno 2015

GLADIOLUS ITALICUS della mia vigna di Bovo

Che questo che ogni primavera sbocciava abbarbicandosi ai pali della mia piccola vigna a Bovo fosse un GLADIOLUS ITALICUS non può essere revocato in dubbio. 
Lo credevo un'orchidea e mi sbagliavo. 
Subito ebbe a correggermi la prof.ssa Calapà di Milazzo che tirando in ballo persino il grande Plinio dichiarò il fiore di Bovo un gladiolo comune.

Ieri pomeriggio incontro il Linneus Racalmutensis, dott. Giovanni Salvo e lo provoco con questo fiore. Affabulatore io, altrettanto lui, il discorso va per le lunghe. Solo che all'improvviso mi zittisce. Un trillo, un uccellino sorvola la Cava di Fulvio e quindi si aggrappa al costone che un vandalismo impunito sta facendo sfigurare.  Quello è, un non ricordo che disse, solitario. Quindi estrasse dalla sua borsa un libretto ed annotò con un puntino quel volatile nella zonza N/O del Serrone.
Chiedo che mi faccia una nota per il mio blog. Niente da fare. E' estremamente omertoso per le sue ricerche in fieri. Prima deve completare verifiche di lungo periodo per poi farne pubblicazioni nelle istituzioni altamente scientifiche, tali  che possan  dargli gloria perenne.

Lo trascino lungo un viottolo e gli mostro un fiore violaceo che nella mia estrema insipienza pensavo fosse un gladiolo. Mi irride: avevo confuso per gladiolus communis o italicus di cui ad una sua pubblicazione a pagg. 20/21 una banale  leguminosa il LATHYRUS su cui ho già riferito qui a lungo.

Quindi lo trascino davanti al mio computer; gli mostro  la mia falsa orchidea di Bovo e qui prima che parlassi, di fronte a questa foto si pronuncia: GLADIOLO. 





Gla

diolus italicus

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Gladiolo dei campi
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Gladiolus italicus
Gladiolus italicus
Gladiolus italicus
Mill. (1768)
Nomi comuni
Gladiolo dei campi, Spaderella


Specie distribuita ovunque nella Regione mediterranea, Gladiolus italicus è comunemente detto Gladiolo dei campi. In Italia si può trovare principalmente al Centro e al Sud. Cresce nei campi coltivati, oliveti e terreni erbosi, pendii rocciosi, fino a 700 m, dove fiorisce da aprile a maggio. Una volta molto comune, oggi è sempre più raro trovarlo in grandi quantità poiché le lavorazioni profonde del terreno e l'utilizzo di diserbanti ne limitano la diffusione.
Indice

Pianta erbacea perenne, può raggiungere anche altezze di 70-100 cm. Ha delle foglie strette e lanceolate, con nervature rilevate e parallelee. Le infiorescenze sono poste a zig zag lungo lo stelo. I fiori sono grandi, rosa porpora intenso con venature più chiare. Sono riuniti a spiga terminale di 6-10 fiori alla sommità di un robusto stelo. I frutti sono delle capsule che contengono semi privi di ali. Il Gladiolus italicus può essere confuso con il Gladiolus communis, che si differisce per avere semi alati e i fiori disposti su di un solo lato dell’infiorescenza. Periodo di fioritura: aprile - maggio
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
Il nome Gladiolus deriva dal latino e sta a significare piccola spada ed è abbastanza intuitivo il riferimento alla forma delle foglie: anche il nome popolare più diffuso è proprio spadacciola. Ancora dal latino italicus indica la zona di maggior distribuzione.
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