giovedì 9 febbraio 2017

APPUNTI DI STORIA REATINA (2)

"Il 28 giugno fu chiusa anche la Questura, con riserva di fare indagini sul comportamento di ciascun funzionario ed agente nel precedente periodo; e nella sede della Questura si stabilirono i partigiani, con a capo l'albergatore Zamboni, ten. col. della riserva, che poi fu arrestato dall'Arma sotto diverse imputazioni.
"La Questura fu poi riaperta il 21 luglio, con 3 funzionari; ed i partigiani furono dall'A.M.G. 'ringraziati' e disciolti. Venne poi qui destinato il Questore dott. Scola, che si è accinto alla riorganizzazione dei servizi ed ha ridato alla polizia il prestigio che tanto era stato compromesso durante la gestione dei questori fascisti Pannaria, ucciso a Poggio Bustone il 9 marzo, e Pasquali, fuggito verso il nord coi tedeschi. Nel frattempo si andava ricostituendo anche il Gruppo dei carabinieri, fra non lievi difficoltà (che purtroppo ancora si fanno risentire), data la necessità di discriminare i militari presentatisi, per lo più originari del luogo, o compromessi dal precedente atteggiamento.
"Durante l'Amministrazioe del Governo Militare Alleati - cssata il 16 ottobre u.s. col passaggio di questa Provincia all'Amministrazione Italiana - i rapporti tra l'A.M.G. e le Autorità Italiane furono sempre improntati ad uno spirito  di cordiale collaborazionew, mai turbato da incidenti o malintesi di sorta. E le stesse popolazioni si mostrarono ossequienti verso i Comandi anglo-americani, rendendosi conto come, pur essendo desiderabile una maggiore assistenza, specialmente in generi alimentari e d'abbigliamento, non era possibile ottenere di più mentre il pensiero dominante  degli Alleati  era rivolto allo sforzo bellico in continuo sviluppo.
"Prima di passare ai vari argomenti in particolare, dirò che la vita della Provincia, per quanto lentamente, si avvia alla normalizzazione. Son ritornati alle consuete occupazioni quanti, per un motivo o per l'altro, se ne erano allontanati. Sono stati riattivati i principali autoservizi di linea, le comunicazioni postali e, da qualche giorno, anche il telegrafo con la Capitale. Il 6 corrente si sono riaperte le scuole, pur tra tante difficoltà, specie per le condizioni dei locali, in gran parte mancanti di vetri e spesso anche male arredati. Funziona il servizio dell'illuminazione elettrica, sia pure con qualche limitazione, mentre non c'è ancora distribuzione di corrente per altri usi domestici"


[segue]

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