Invia per email
Stampa
Era il gennaio del 2016 quando Salvatore Romeo stipulò una polizza vita da 30 mila euro che aveva come beneficiario Virginia Raggi, che ancora non era stata eletta sindaca. Qualche mese dopo l'avvocata salì al Campidoglio. E lui, lo stipulatore, dopo pochissimo, viene promosso. E lo stipendo diventa da 39 mila euro l'anno, di 110 mila euro, per poi attestarsi intorno ai 93 mila dopo le polemiche sui superstipendi e l'intervento dell'Anac. Lo riferisce il settimanale l'Espresso in un articolo firmato da Emanuele Fittipaldi.

La polizza è stata scoperta dagli inquirenti, che stanno indagando da tempo proprio sull'ex pupillo di Virginia Raggi, che passavano all'esame la sua situazione finanziaria. E rischia di aprire un nuovo incandescente fronte giudiziario. Le contestazioni di abuso d'ufficio e falso per la nomina di Marra, potrebbero infatti diventare molto più gravi.

Gli inquirenti hanno scoperto anche che da quando è entrato nel M5S, Romeo ha investito 100 mila euro in polizze verso attivisti del movimento: da dove venivano tutti quei soldi che Romeo non aveva a sua disposizione? Voleva condizionare le comunarie dei 5S? E per conto di chi? Le primarie furono influenzate
dal dossier (falso) che Raggi presentò contro Marcello De Vito e di cui è sempre stata accusata da Roberta Lombardi, che sosteneva che dietro quel dossier ci fosse Marra. E per estensione Romeo.

Romeo, raggiunto telefonicamente nel suo ufficio al dipartimento Partecipate in Campidoglio, nega ogni coinvolgimento: "Non so di cosa state parlando. Sono in una riunione. Non ho nessuno commento da fare".