martedì 13 dicembre 2016

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Lillo Taverna
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Lillo Taverna Nobilissimo discorso il tuo caro Vincenzo. Lo condivido al 1000%. Meno forse quella tua chiusa a non lamentarsi. Lamentarci mai, ma fare vigilanza democratica, sempre. A suo tempo si cercò un difensore civico. Mi offersi di farlo gratuitamente. Niente da fare. La bella invenzione doveva servire per corrompere un consigliere comunale di marginale indispensabilità per mantenere in sella l'amministrazone. Misero una gentile signorina di nessuna competenza. Si passò ad altra legislatura e si soppresse la carica per non creare ulteriori turbative negli ardui equilibri spartitori comunali. Tu accenni caro Vincenzo all'IMU agricola. Appena introdotta si applicò una tollerabilissima aliquota. La resa doveva essere sui quattrocento mila euro; ne entrarono solo 100 mila. Si mancò di vigilare dato che la nostra consorteria comunale diciamo è di estrazione coltivatrice diretta e so per essere stato all'AIMA che codesti ambigui coltivatori diretti si appropriano dei terreni altrui qundo c'è da beccarsi i contributi comunatari ed ovvio lasciano accatasti ad ignoti quelle loro trre che per lo meno avrebbero usucapite. Quello che sta avvenendo dopo è scandaloso ma naturalmente nessuno "si lamenta". Ora abbiamo un sindaco che vuol restare sindaco supportato da due soli voti di fiducia che peraltro sono a dir poco "sospetti". Nessuno si lamenta. Ininfluente? no! Si fanno bilanci FALSI magari con asesssori provenient dalle retribuzioni come revisori dei conti scassati del passato. Nascondono buchi paurosi e quelli emergenti li colmano con la spalmatura nei secoli venturi. Chi se ne frega? NO, le aliquote impositive vanno alle stelle. Per case ereditate collabenti senza acqua luce si determiano imposte comunali forsennate. In un mezzogiorno domenicale l'ex sindaco Petrotto ci intointì - a me e a mio fratello - con il fatto che che il regolamento monnezzaro risale al 1995 e che "nessun altro atto sucecssivo è stato mai pubblicato dal Comune di Racalmuto", almeno sino "a qualche settimana fa" (eravamo nel 2015). In effetti quel famigerato regolamento comunale del 1995 finito tra le carte della senatrice M5S Bertarotta che avrebbe promesso chissà che e che latita come certi nostri altri parlamentari o ex parlamentari, è pparso anodino nell'informatizzato Albo Pretorio solo un pauo di anni fa. E ciò nonostante Vittorio Lauricella inventa tasse monnezzare evase e si prende persino un anno sabbatico in più perchè si è omesso ogni anno di fare le "denunce" ex quell'occultato Regolamento. E nessuno si "lamenta". Veramente io non manco di lamentarmi ai sensi di legge. Vittorìo Lauricella e il cognato del sindaco lasciano inevase le mie contestazioni, tanto fra cinque anni qualcuno attiverà Equitalia e allora loro non ci saranno manco più (all'Ufficio Tributi ovviamente). Faccio contestazioni al Sindaco Messana, ma al Sindaco Messana interessa soltanto fasciarsi del tricolore nelle tante feste padronali o care a padre ciucia. Lamentarsi mai caro Vincenzo, ma VIGILANZA DEMOCRATICA SEMPRE. Ed io nel mio piccolo e con le mie modeste forze di veccbio sempre più cadente, tento di farla questa vigilanza democratica. Ultimamente mi sono offerto come vice sindato a tutti i capoilista, numrossisimi, della ultima tornata elettorale comunale: nessuno mi ha voluto come giustamente ebbe a burlarmi Malgrado Tutto. A presentarmi in qualche lista finirei come l'altra volta: solo sette voti, neppure i miei parenti mi hanno votato. Pare che faccia paura a tutti. Calogero Taverna

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