martedì 27 dicembre 2016

In sul finire del 1872 anche Racalmuto con le sue miniere  e con la sua piccola borghesia mostra i segni di un certo velato ribellismo che porterà alla CADUTA della DESTRA (dopo la seduta  del 18 marzo 1876 Minghetti si dimette) alla ascesa della Sinistra dei vari De Pretis e l Crispi, c  he invero di rivoluzionario ebbe ben poco.

Fervido di spirito mazziniano,  a Racalmuto si agitava il giovane notaio Calogero Savatteri.

E.N. Messana ne fa u mito ma almeno lo affianca con altre personalità del luogo quali Federico Campanella, Natale Viola e Lorenzi Viviani; eccoli adoperarsi per associare laicamente operai contadini e solfatai.

Spulciando tra le carte dell'Archivio di Agrigento,  Giniu amplia la cornice di questo strano "civile" che corrisponde al nome di Lorenzo Viviani:  per il locale delegato di Polizia sarebbe stato 'tendente al comunismo'.

Eugenio Napoleone  Messana scrive di storia paesana quando ancora gravitava sul PCI di Togliatti.

Il trentanovenne notaio Calogero Savatteri (nato a Racalmuto il 18 giugno 1833 e morto il 5 giugno 1878 di eresipola) già irrequieto massone dell'epoca si adopera per costituire un associazione operaistica a carattere educativo'.  Nel retorico ma trepido elogio funebre che gli fanno i suoi   cosiddetti "amici", ecco come il Savatteri germina l'idea di fare un circolo operaio.

"Fidente nelle forze del popolo ... comincia una propaganda nel detto suo studio notarile, dove si ragionava sempre a distesa di politica e di religione e si aprivano al contempo gli occhi al popolo, che in tutti secoli, lo han privato di guardare le sue piaghe.
"Appena si riunirono, quotidianamente, in buon numero, il Savatteri manifestò l'idea di riunirsi a corpo e sotto unica bandiera, onde affiliare altre persone con cui avrebbe potuto scherrmirsi da tanti oppressori che funestavan l'avvenire del popolo. La proposta fu accettata da tutti ed ai 6 di gennaio 1873 inaugurava la SOCIETA' OPERAIA di MUTUO SOCCORSO".

E.N. Messana parla addirittura di una data ben precisa per questa istituzione  associativa e precisamente la data del 24 novembre del 1872 (v. pag. 273 del suo ponderoso volume sulla storia di Racalmuto).

Che l'attuale circolo del Mutuo Soccorso abbia davvero radici in questa idea del Ssavatteri noi dissentiamo fortemente. Figurarsi poi se diamo peso a quello che aggiungono gli amici del Savatteri: "La Casta imperante, forse per accattivarsi la benevolenza di quell'uomo che conosceva sin dalla sua fanciullezza finse proteggerla dandole il locale; ma appena nelle assemblee della Società si parlò di emancipazione e di uguaglianza civile dell'Operaio, si scatenò una guerriglia violenta contro la medesima".

Il Savatteri tentò di permeare il suo sodalizio con le sue idee  ma per noi sono molto significative queste note dell'elogio funebre dei confratelli frammassoni del Savatteri: questi "cominciò a vagheggiare un'altra istituzione più spinta, che era il Circolo repubblicano che voleva intitolarlo al nome di Maurizio Quadrio".

Ma la morte lo colse prematuramente:: "ai 5 di Giugno 1878 alle ore 10,45  colpito da eresipola  [sic]."

I dati anagrafici che riusciamo a trarre da quella pubblicazione commemorativa pubblicata in Favara  - Tipografia Sociale  - nel 1879 ci va di sintetizzarli qui .

lo si vuole "protagonista della Democrazia Racalmutese. Nasce il 18 giugno 1833 (secondo l'atto di battesimo) da Gaetano Savatteri e da Maria Antonia Grillo Cavallaro.  A nove anni entra in Seminario ad Agrigento e ne esce a 16 anni.  Raggiunge Palermo "per i suoi studi professionali".  Qui trovò "adito aperto in molte Società segrete". Maniscalco adotta severe misure e il giovane studente Savatteri è costretto a ritornarsene a Racalmuto.  Savatteri vive l'aria rivoluzionaria di quel frangente siciliano, "parla arditamente, senza aver rispetto che del vero". Viene fatto oggetto di delazione al Giudice di Circondario Giacomi Sanfilippo.

"Il giudice in sulle prime si rivolse col padre del Savatteri, allora Sindaco del Comune." Temendo però una delazione all'Intendente di Girgenti, fu costretto ordinare una perquisizione sulla persona del Savatteri. Ma a quanto pare lo averte e così non gli si trova nulla in casa. Interviene l'Intendente di Girgenti Salvatore Vanasco ma si limita ad una buona paternale. Il Savatteri si fa più ardito  e organizza una manifestazione in teatro. Scattano altre delazioni e il14 agosto del 1859 viene arrestato "insieme altri giovani promotori della dimostrazione abortita".

"Per l'aiuto delle Società Segrete di cui facevano parte e per le aderenze delle famiglie, vennero dopo 15 giorni restituiti i libertà".

Provvidenziale arresto: dopo potranno vantare meriti "partigiani" e prendere il seguito egemone dei loro padri in Racalmuto. "Bisogna che tutto cambi perché tutto resti come è".

"Il Savatteri ritorna in paese nel 1863 laureato Notaro". Nel 1864 si affiliò alla Loggia Massonica col titolo di Roma e Venezia. Nel Novembre del 1872 istituisce la Società Operaia di Mutuo Soccorso la quale però il 6 gennaio 1873 è preda dei Matrona.  Appena un quinquennio e la morte lo coglie prematuramente.

In matrice i preti annotano: Die 6 junii 1878 - Notarus D. Calogerus Savatteri anni 45 filius q.am d.  Cajetani et quondam D.nae Mariae Grillo. roboratus  obiit.

ROBORATUS, conciliato con la Chiesa dunque? Se non pro forma si direbbe di sì.

   


















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