venerdì 19 agosto 2016


Notizie

Lillo Taverna ha condiviso la sua foto.
Adesso
Lillo Taverna a Comitato Civico Per Nesce
Ieri, sono stato ospite in un convegno a metà scolastico a metà divagante sulla storia estranea dei Borboni (che un barbuto professorino ci ammonisce a non dir ...così ma dei BORBONE, al singolare, rigorosamente anche se ormai questo è l'uso corrente , proprio quello a cui dopo inavvertitamente lo stesso barbuto professorino ricorre). Eravamo intasati su dure panche lignee (salvo quei pochi privilegiati ospiti d'eccellenza) nelle aristocratiche stalle degli ancora satrapi di Nesce (Nersae sta sotto ricolma di vitacchie, inaccesibile per divieto del vescovo di Rieti). C'era anche il sindaco di Pescorocchianno (ed altri sindaci del Cicolano, ma non tutti) e c'era la bambina sindachessa con tanto di fascia tricolare, lettrice eccelsa di resoconto scolastico. (Come scrissi ieri c'era un allampanato archivista alto due metri inteso a distruggere la teoria del Lugini sulle autoctone epigrafi osche). Avrei avuto piacere e desiderio che il signor sindaco di Pescorocchiano desse una pur tardiva risposta a quel che tempo fa gli scrissi, a quello che tempo fa pubblicai. Ma niente. Anche qui aula sorda e grigia: non c'è più Bonventre assessorre alla cultura, c'è una avvenente giovane signora, ma siamo sempre lì. Oltretutto eravamo tutti ospiti dei satrapi Morelli e c'era da toccarli per quello che scrivo sotto. Figurarsi. Invero anch'io gli ho scroccato un pranzo con polenta e dulcis in fundo un assaggio di castagne marinate produzione della casa. (E dire che mi dicono che i Morelli sono parenti di mia moglie. Ma un dadaista come me non si ferma dinanzi a nulla se zaratustrianamete può forgiare uno spunto di sarcastica battaglia.)
°°°°°°°°
POGGIO POPONESCO VARIE
A QUELLI DEL CICOLANO
Signori miei, è inutile che ci giriamo attorno. Di fronte ad una pagina come questa del Lugini, l'ottocentesco medico Domenico Lugini c'è da rimanere esterrefatti. C'è forse una lapide commemorativa a Santa Lucia di Fiamignano? No! Perché? per campanilismo. Prima non era di Petrella e a Romanin non interessava; ora non è del Corvaro e non dico a chi non interessa, ma il nome ce l'ho sulla punta della lingua.
Una epigrafe di sconvolgente sapienza storica, dove sta? nel museo dell'Aquila? Ci sta ancora dopo il terremoto?
E' quella sotto? corrisponde al vero che trattasi di "un frammento di epigrafe in lingua OSCA che trovasi nel pavimento della vasca della fontana della villetta di Collemaggiore. Ricorda un 'Meddixtuticus' di NERSE"
Sempre colpa degli altri? Non è colpa anche nostra? Anche mia, che frequentando da quarant'anni Baccarecce e Santa Lucia di Fiamignano non ho attivato i canali cui potevo accedere per il debito recupero?
Questa estate ho parlato con il signor sindaco di Pescorocchiano: una grandissima e degnissima persona, credo che abbia detto: "ma questo è un marziano, cosa viene mai a rompere gli zebedei a me".
Perché gli ho rotto gli zebedei?
a) perché deve recuperare la tassa sull'occupazione del suolo pubblico da parte di codesti imprendibili privati arraffatisi il fascista ma giuspubblicistico LAGO DEL SALTO; b) perché Nerse non è PROPRIETA' della CURIA VESCOVILE ed io che sono comunista me ne frego dei vescovi tanto amici dei democristiani tanto potenti anche bancariamente a Pescorocchiano. E perché la Curia non è proprietaria? Andate a guardare il catasto. Già, ed allora salta tutta la proprietà immobiliare del Cicolano vittima del geometra CAVALLARI. Ed a me che me ne frega! E tu PUBBLICO UFFICIALE sei condannato ad agire altrimenti incappi in omissioni di atti d'ufficio, in omissione di rapporto SENZA INDIGIO. Già e così non mi eleggono più! Già: e non ti eleggono più. E chi se ne frega.
c) Guardi che dice qui: che si tratta di lingua OSCA. Sa che significa che qui in questo paradisiaco lembo di terra ma in capo al mondo fioriva una civiltà, OSCA, ancor prima che i romani riuscissero ad imparare ad usare l'aratro a chiodo per quella nota storia di Romolo e Remo. E allora? Allora occorre che questo che è un PATRIMONIO DELL'UMANITA' diventi tutto un museo per la salvaguardia di beni irripetibili. Dunque sfrattiamo, per inziare, la Curia per possesso abusivo di ciò che è inalienabile, imprescrittibile, inusucapibile. Sì e così non mi eleggono più ancor più che pria!!!d) Ma basta? no. Bisogna indagare sull'origine del legittimo acquisto di quello che è il museo personale dei MORELLI.
Dove? a Nesce.
Etc. Etc. Calogero Taverna

Nessun commento: