lunedì 8 agosto 2016

Nè Caecilia né Quinctia al Cicolano, ma una consolare sì!
Siamo costretti ad aderire alla riserva fatta dalla Migliario sia pure per incidenss che così si esprime::"non vi sarebbe stata alcuna strada antica di collegamento tra il Cicolano e la piana amiternina, perché il suo percorso avrebbe dovuto valicare la catena del Velino a quote troppo elevate". (v. il Quaderno n° 3 del Silvi, pag. 64).
Ma la massima attenzione va prestata a questa nota del Lugini (Memorie pagg.58-59 ): "In un documentro dell'anno 1191 in cui si dice che l'Imperatore Arrigo VI donava a Stefano abbate Cassinese il monastero di S. Paolo in 'Orthunis' presso il monte Fano (i cui ruderi si osservano nella chiesa Parrocchiale di Collemaggiore, frazione di Borgocollefegato) con tutti i fondi, rendite e privilegi ad esso appartenenti; tra i diversi poderi in esso rammentati, ve ne era uno che che posto dappresso la via Consolare 'fundum ad viam Consularem' ".
Da ciò si può dedurre che una via consolare fosse passata per il Cicolano ai tempi dell'antica Roma. Ci pare però un po' arduo - esclusa la Caecilia - parlare della via QUINCTIA (Elvira Migliario, Quaderno cit. pag. 64) che se non prendiamo abbagli transitava per la Toscana.
Siam men che dilettanti e quindi mettiamo le mani avanti. Ma abbiamo una "CARTA COROGRAFICA del Circondario di Cittaducale" antecedente al 1875. Vi sono tracciate le poche e malandate strade che perduranano ab antiquo, nonché i tracciati delle strade da sistematre o addirirrtura da realizzare. Una pena! Eppure una strada che poteva essere residuale della cennata via consolare c'è: scende da Santa Lucia di Fiamignano e passa appunto per Casalmagguoire. Raggiunto Borgocollefegato, discende per Villerose e le Grotte (se ben leggiamo)-
Ci limitiamo qui a farne un vago accenno. Chissà che gli addetti ai lavori non riescano a trarne spunti illuminanti.
Calogero Taverna

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