martedì 16 agosto 2016

L'origine du monde

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'origine du monde
L'origine du monde
AutoreGustave Courbet
Data1866
Tecnicaolio su tela
Dimensioni46×55 cm
UbicazioneMuseo d'Orsay, Parigi
L'origine del mondo (L'origine du monde) è un dipinto a olio su tela (46x55 cm) di Gustave Courbet, realizzato nel 1866 e conservato nel Museo d'Orsay di Parigi.


Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'origine du monde esposto al Museo d'Orsay di Parigi
L'origine du monde raffigura, con immediatezza quasi fotografica, un primo piano di una vulva femminile coronata da riccioli lunghi e neri. Il corpo della donna, adagiata lascivamente su un letto e parzialmente ricoperta da un lenzuolo bianco, è visibile solo dalle cosce (che, divaricandosi delicatamente, consentono la visione delle labbra vaginali) al seno; l'inquadratura adottata da Courbet, infatti, omette il viso della modella, tagliato dai margini superiori del dipinto.[1]
I nudi femminili sono stati rivisitati numerose volte nella produzione grafica di Courbet, che già li ritrasse in opere dal sapore spiccatamente libertino; questa costante iconografica ritorna ne L'origine du monde con un'audacia e un realismo tali da caricare la tela di una forte carica seduttiva. L'erotismo del dipinto, tuttavia, non sfocia nella pornografia, grazie alla grande abilità tecnica di Courbet e all'adozione di una sofisticata gamma di tonalità ambrate. Courbet, mostrandosi assai sensibile alla languida bellezza delle donne di Correggio, Tiziano e Paolo Veronese,[2] rivisita in questo modo la rappresentazione pubica con uno sconvolgente realismo; la vulva femminile, infatti, viene presentata nella sua cruda realtà oggettuale, in maniera sincera e diretta, con una notevole presa di distanze dai convenzionalismi accademici.
Nel suo realismo e nella sua semplicità iconica, inoltre, L'origine du monde irradia un messaggio allegorico assai pregnante, avallato dal titolo stesso dell'opera. Il dipinto, infatti, intende essere un inno alla potenza vivificatrice dell'eros e alla relazione che intercorre tra la fecondità, la vita, la sessualità, e la gioia di vivere.[1]

Storia del dipinto[modifica | modifica wikitesto]

La piccola tela che si presume essere il frammento superiore de L'origine du monde
Jo, la belle Irlandaise (1866); olio su tela, 54 × 65 cm, Nationalmuseum, Stoccolma

Identità della modella[modifica | modifica wikitesto]

La modella ad aver posato per L'origine du monde è con tutta probabilità Joanna Hiffernan, anche detta Jo l'Irlandese:[3] si tratta della moglie - allora ventiquattrenne - del pittore americano James McNeill Whistler, che non ne indagò la conturbante sensualità, valorizzata invece da Courbet, bensì la folta chioma rossa e la bellezza eterea.[1]
Se, da un lato, quest'ipotesi collima con le vicende coniugali di James e la moglie - dopo il 1866, data di esecuzione de L'origine du monde, i due si separarono - dall'altro persistono alcuni dubbi dovuti alla diacronia tra il colore bruno dei peli pubici dell'effigiata e l'arancione vivo della capiglitura di Jo; ciò malgrado, questa continua ad essere la congettura più accreditata.
Degno di menzione, in tal senso, il rinvenimento sul mercato antiquario, a opera di un appassionato d'arte nel 2010, di un quadro di piccole dimensioni che raffigura il volto di una donna (assai simile a Jo), leggermente reclinato all'indietro: si tratterebbe, secondo le perizie, del frammento superiore de L'origine du monde. Malgrado la trama, le tinte e le dimensioni dei due dipinti corrispondano,[4] gli esperti del Museo d'Orsay sono stati categorici nello smentire quest'ipotesi, ritenendola non veritiera.[5]
Khalil-Bey, primo proprietario de L'origine du monde

Proprietari[modifica | modifica wikitesto]

Il primo proprietario de L'origine du monde, realizzato nel 1866, è probabilmente lo stesso committente: si tratta di Khalil-Bey, diplomatico ottomano e grand viveur che, prima della catastrofe finanziaria dovuta all'insopprimibile passione per il gioco d'azzardo, raccolse una cospicua quantità di dipinti erotici, che comprendeva - fra gli altri - Il bagno turco di Ingres.
Rovinato nel 1868 dai debiti di gioco, Khalil-Bey fu costretto a cedere l'opera all'Hotel Drouot; fu successivamente acquistata dal barone Ferenc Hatvany alla galleria Bernheim-Jeune di Parigi. Sotto la custodia di Hatvany, L'origine du monde sopravvisse sia alla rivoluzione ungherese del 1918, ma non alle razzie perpetrate durante la seconda guerra mondiale; per fortuna, il Barone riuscì a riappropriarsi del dipinto e a portarlo con sé a Parigi, dove fu venduto per 1.5 milioni di franchi allo psicoanalista Jacques Lacan.[6]
L'origine du monde entrò a far parte delle collezioni del Museo d'Orsay, dove è tutt'ora esposta, solo nel 1995: sino ad allora, «rappresenta[va] il paradosso di un'opera famosa ma poco vista».[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ilaria Barzaghi, Courbet all'origine del mondo: il sesso e il volto, Lettera43, 7 febbraio 2013. URL consultato il 20 giugno 2016.
  2. ^ a b L'Origine del mondo, Musée d'Orsay, 2006. URL consultato il 20 giugno 2016.
  3. ^ Gustave Courbet (1819-1877): Una biografia, Musée d'Orsay, 2006. URL consultato il 19 giugno 2016.
  4. ^ Origine du monde, Groane.
  5. ^ (EN) Devorah Lauter, Has the head of The Origin of the World been found?, The Telegraph, 10 febbraio 2013. URL consultato il 21 giugno 2016.
    «The Musée d'Orsay, where masterpiece is displayed, said the painting - which depicts a woman's anatomy framed up close, with her legs spread open on an unmade bed - was "a completed composition, and in no case a fragment of a larger work"».
  6. ^ (EN) Konstantin Akinsha, THE MYSTERIOUS JOURNEY OF AN EROTIC MASTERPIECE, ArtNews, 2 gennaio 2008. URL consultato il 21 giugno 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Philippe Dagen, Le Musée d’Orsay dévoile L’Origine du monde, in Le Monde.
  • Philippe Dagen, Sexe, peinture et secret, in Le Monde.
  • Maxime Du Camp, Les Convulsions de Paris, 1878.
  • Isabelle Enaud Lechien, James Whistler, ACR Édition.
  • Stéphane Guégan, Michèle Haddad, L’ABCdaire de Courbet, Flammarion.
  • Florence Noiville, Le retour du puritanisme, in Le Monde.
  • Giors Oneto, Il ritorno alle origini, Spiridon Italia, 2013
  • Thomas Schlesser, L’Origine du monde, in Dictionnaire de la pornographie, Paris, Presses Universitaires de France, 2005.
  • Bernard Teyssèdre, Le roman de l'Origine, Paris, Gallimard, 1996.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Nessun commento: