mercoledì 15 giugno 2016

Ornella Pennacchioni
11:53
Ornella Pennacchioni
il tuo delirio narcisistico, e compensativo, divertiva solo me. Io non sono un arbitro, né la tua vestale. Ciao&ciao.
Lillo Taverna
12:13
Io non sono narcisista non sono una femminuccia. Dadaista di sicuro. Superuomo alla Nietzsche indubbiamente (e qui cozzo con le tue carenze erudite che non c'entrano niente con la CULTURA) Il Pollo di Ravenna ad esempio ha qualche infarinatura libresca ma manca assolutamente di CULTURA. Credo che sia uno di quei lestofanti della truffa svizzera dell'equivoco mondo assicurativo. Mi viene a dire in questo momento che per sua gloria può vantare un posticino in non so quale CDA di ignota banchetta ravennate. Pensa un po'? io nel lontano 1980 sono andato a fare da ispettore il direttore della Filiale della Banca d'Italia di Ravenna. Vedi: tu sei sempre fissa a mirarti in quello specchio d'oro (una tua bella immagine che mi piace tanto) e non ti curi elle avvenenze specie morali sociali e scrittorie degli altri. Lo hai fatto per non so quanti anni. Te ne auguro altrettanti. Ma ricordati che io non sarò mai un tuo ACCESSORIO a cui negarti per abbrancarmi vieppiù. Il mio "delirio nascisistico e compensativo" - il tuo solito vacuo giuoco di ossimori ricocò - non ha divertito solo te ma una distesa platea in mezzo mondo tramite il mio CONTRA OMNIA RACALMUTO. E in fin dei conti ci hai guadagnato anche te (che è quello che per te più conta). Quindi ringraziami. Ciao
Ornella Pennacchioni
13:18
Ornella Pennacchioni
Tu non hai capito che non ho referenti, né graduatorie di ammiratori, ma hai di sicuro capito che non sono una qualunque. Non ho bisogno di fare elenchi, né liste di cui vantarmi: solo di una cosa vado molto fiera, di me stessa, di come sono uscita dal buio e senza essere accessorio di nessuno. Io sono un dono, in primis per me stessa. Tu, da erudito, commetti l'errore di fare il gallo coi galli, con le galline voli pindarici dall'asta del pollaio esibendoti fino allo sterminio delle penne. In una cosa siamo uguali: amiamo più dispiacere che piacere, che in fondo è l'acme del narciso. Fine.
Lillo Taverna
15:27
Io ho un milione un miliardo di difetti: un solo difetto non ho, quello del'altol quoziente di intelligenza. Mi dispiace per te ma so bene che non hai né "referenti né graduatorie né Ammiratori". Non hai nessuna di queste cose "valide" significative proficue. Ti sei adagiata su un tiaso che a me appare alquanto mefitico per eccesso di richiami saffici o di paludamenti efebici. Ad eccezione della Masi. E tu dirai e anche di Alessio Patti. Giusto. Ma Alessio Patti ti ha scritto una prefazione astuta e mefistofelica. Da buon angelo custode. Quell'esordio catoneggiante la dice lunga. Ma qui il discorso sarebbe lungo e tu mi hai intimato FINE. Ubbidisco e ben volenteri.

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