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-IL RIVERBERO-
di Ornella Pennacchioni.
Ogni giorno, come fosse battesimo e funerale, nasco e muoio di parole. Sento l'odore, il sapore, ne rinnego la retorica, mai ne contengo l'emorragia fino all'estasi dell'anemica. Dissanguo e nutro, lucido e oscuro, dormo l'insonnia contando i rovesci del mio tempo neonatale. Che la parola sia spesso una sorta di vanvera col fiato da compari, lo sanno tutti, ma non mi riguarda. Non copio, non trasporto il pensiero altrui in giro per bacheche, non mi interessa. Sono una produttrice di parole, una sorta d'imprenditrice del pensiero espresso: il mio, e il mio va ovunque, a bene dire fino al disturbo della mal santità dei falsari dell'anima. E ne è ingombro il mondo dalla mal digestione al rutto del pensiero, si sa, quanto è vero che è vero, nulla supera la volgarità dell'anima. Un'architettura teorica con maschera da passeggio come una pochette? A volte, si. La mia parola non è mai astemia, ma sobria. Avvolgo e srotolo gomitoli d'ipotesi, sono ubriaca già fuori dell'osteria, perché bramo l'accesso all'eccesso. Una insegna bianca quanto un foglio, rossa quanto un figlio: mi libero. Di mia passione sono l'idea, la dea, il fastidio, il premio, la verità, la libertà.
VostraNONmente Ornella.
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Commenti: 30
Commenti
Concetta Ciccarelli ..si sente ..si sentee che tu ti esprimi d'impulso o' pulsaica logorrea.. sei la produttrice delle tue paroli sempre a.d.o.c ..mi piaci
Brigida Liparoti Amata e odiata, il buco nel pozzo e l'acqua che esso contiene... chi mai potrebbe dire che tu non sia tu? Nemmeno tu
Essere è vantaggio, dirlo è sincerità ...e poi? Poi vi è quella so-stanza che contraddistingue l'uno dall'ognuno. Tu
Pier Luigi Alberto Poli cantami sempre, o diva, dell'ubriaca Ornella la parola richiesta. Non immaginata nè confezionata se non in una mente talmente lucida da apparire sgangherata. Chè il piacer non è di viver come bruti ma di seguir virtute e mai apparenza.....
Miria Miccoli E perche' no la libreria quella che alimenta la mente mia.e da ragione alla parola che forte fragile che sia expande il cuore e l'anima mia.
Marina Rumich Io vivo di parole e apprezzo le Tue..cosi' vere..spontanee e prive di ritegno..sentite e cosi' espresse..grazie di cuore.
Rosalba Di Vona Sei verbo, sei anima, sei mente, sei parola, sei fantastica, sei raffinata. Leggerti è un privilegio.
Paola Maria Leonardi Mi sembra di capire che rivendichi l'appartenenza di tutto ciò che hai scritto e scrivi. Chiunque ti abbia copiata o vagamente ingannata rubandoti la creatività , resterà una persona meschina e senza personalità .
Lillo Taverna non so se posso ascrivermi a questa razza dannata; nel caso perché meschino? perchè "senza personalità?. Mi sa che le donne hanno troppppi complessi e scrivono con lasciva verbosità.
Smeralda Fagnani Impossibile copiarti ,sei unica!💐
Giovanni Francomacaro Tutti i libri tutti gli scritti del pianeta parlano in sostanza delle stesse cose: amore, guerra, lavoro, Dio. La parola Ornella è l'infinita possibilità dell'esistere che ruota attorno a questi quattro elementi. chi scrive può creare il mondo che vuol...Altro...
Lillo Taverna Cara Cuncittina dimmi prima la tua età e il tuo luogo di nascita e quindi ti svesto per le feste. Io mi sono già confessato. Maschilista assoluto. Adoro Saffo ma mi impressionano le novelle cultrici della sacerdotessa dell'isola di Lesbo, cui peraltro...Altro...
Lillo Taverna Lillo Taverna

Lillo Taverna Questo l'insegnamento accademico: la realtà altra; la poetica opposta, la didattica noiosa, la linguistica poderosa. Diciamolo senza pudori o remore riverenziali: ogni parola è un mondo unico non intercambiale.-Non esistono
...Altro...
Lillo Taverna Lo ammetto soffro di satiriasi senile. Sono andato a guatare il profilo della mia adorabile nemica, la mia Cuncittina, e quando ho visto una splendida pat...cca mi son detto ma questa bisogna corteggiarla non dileggiarla. Invero è stata lei che dissennatamenta è entrata a piedi giunti a commentare in negativo il mio post (si dice così?) rigorosamente maschilista. Io son maschilista per legittima difesa. Dopo un millennio di geroarchia spesso froscesca ora stiamo entrando in un millennio di matriarcato politico (Boccassini, Camusso, la Boschi, la Boldrini, la Santanché ,la Mussolini. la MELONI, la RAGGI ... poveri noi!) e soprattitto povere le donne. Le donne che comandano sono feroci contro le donne che non comandano. O vogliono tutti i maschi con mazza turgida per loro o le vogliono saffiche e remissive. La mia Cuncittina, non mi dia del "vecchierìto". Mi irrita. Io sono un persinaccgio omerico direi da Iliade. La mia Cuncittina chissà se capirà!. Insomma come ho scritto spesso nel mio blog CONTRA OMNIA RACALMUTO con un milione di visitazioni in mezzo mondo, mi sento un VECCHIONE delle porte Scee.
Lillo Taverna "E i compagni di Priamo, e Pàntoo e Timete/ e Lampo e Clitio e Icetaone rampollo di Ares/, Ucalègonte e Antenore, l'uno e l'altro prudenti/ sedevano - gli Anziani - presso le porte Scee;/ per la vechiaia avevano smesso la guerra, ma parlatori/ nobili erano, simili alle cicale, che in mezzo al bosco/ stando sopra una pianta mandano voce fiorita:/ così sedavano i capi dei Troiani presso la Torre.
Lillo Taverna Ma csa mai era successo? "Dicendo così, la dea le mise in cuore dolce desio/
Lillo Taverna del suo primo marito, dei genitori, della città.../ Subito di bianchi veli coprendosi, /mosse dalla stanza, versando una tenera lacrima;/ non sola, ma la seguivano anche due ancelle,/ Etra figia di Pitteo e Climene occhi grandi./ Giunsero in fretta dov'erano le porte Scee."
Lillo Taverna Già, Elena passa da un marito all'altro come oggi le caste fanciulle passano da un marito all'altro o meglio da un marito ad un amante giovane e baldo. Ma il marito novello o l'amante prestante, ha da andare alla guerra, o al lavoro, o a far teatro o finire dalla de Filippi. Non resta che rimermbrare il primo membro, e quindi avere "in cuore dolce desio del primo marito", quello invero magari le violò ma poi fu tenace pertinance e orguastico. Dopo però si stancò. ma ora non è la stanchezza che si ricorda. ma certe frenesie notturne. I mondo mi pare che non sia molto ambiato.
Piero Biancardi Dirò solamente questo prima di ritirarmi tra le lenzuola domestiche nella speranza di non creare inutili polemiche.
A volte il riverbero è persin troppo esagerato e quando la parola è orfana di sobrietà bisognerebbe poterla soffocare invece di spanderla in eccesso. Poveri noi.
Un caro saluto a Ornella e a Concetta.
Lillo Taverna Maria Pia Calapà

2 ore fa ·
...Altro...
Ornella Pennacchioni Buonanotte a tutta la compagnia. come muovo le acque io... nessuno! Devo smettere di scrivere???
Lillo Taverna Leggo ed approvo quello che scrive su Ornella il grande mio compaesano (anche se della pronincia bbba) Alessio patti: "La si vede (la Pennacchioni) arrivare subito ma non si può mai raggiungerla, afferrarla, conformarla, farla scendere a patti con gli...Altro...
Ornella Pennacchioni E' così che il desiderio rimane immortale, negandosi. Notte a tutti.
Lillo Taverna
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Marina Rosanero Non rinunci mai a sperimentare la parola . La tua profondità è infinita!
Lillo Taverna So bene che le varie (s)cortesi e i vari trofarrelleschi vorrebbero impedirmi di pascolare nei fumiganti ma solfiferi campi febei della bella Ornella, scrittrice di gran grido, che negandosi ti avvince. Ne vorrebbero l'esclusiva senza pagar dazio, Disu...Altro...
Lillo Taverna Lillo Taverna Omero, ammesso che sia mai esistito, quanti millenni è vissuto prima di Freud o Goddreck eppure quanto è più bravo più introspettivo più psicanalitico di loro? Nihil novi sub sole. Ma se il sole è mediterraneo, greco antico, magna grecia insomma Megale Hellas, Sicilia vera! certo si può essere quello che si vuole ma un po' di cultura classica non gusta. Ma la Scruola dei Precari vi ha rinunciato. Hanno eguito le tre I di Berlusconi.
Silvia Biasco Buonasera Ornella!
Noto con piacere che annoveri tra le amicizie un valente studioso di Omero e questione Omerica.
Peccato che la prolissa misoginia macchi tanta pregevole stoffa..😉

Osservo che è anche un cultore di Quinto Orazio Flacco...
Davvero disdicevole che non coltivi il suo" In medio stat virtus":non credo che il nostro Flacco liberebbe volentieri con lui..
Suggerisco al sig.Taverna di leggersi (o rileggersi) il "De Senectute" di Cicerone,per istruirsi su come condurre una vecchiaia sobria e onorevole😂.

"È proprio vero che la classe non si vende alla farmacia del buon gusto e
che l'intelligenza non è proporzionale al nostro sapere".
Cit.Giuseppe Rossi.
Lillo Taverna Ora arrivano i rossi polli a dar man forte al tiaso delle veterane del tiaso del nulla ciarlante. Povero me.! Ho cose serie io a cui pensare.Qui ci son finito per copa di chi mi voleva suo accessorio sotto il livellodi Liala. Pare che codesto polli sia un superesperto fallico e nega a Priamo un pene priapesco. Dato il livello di codesta cultuta efebica mi ritiro perdente in buon ordine. Che dire poi del peppino grappista? Un altro personaggio per il muo futuro romanzo dadaista.
Lillo Taverna Che dire alla rea silvia? Non abbai per cortesia. Non amo Cicerone e non lo leggo. E' quello sì di Verre ma che voleva proclamare in quel di Roma: Oh quanto è bella la Sicilia che insegnò ai romani come ci si gode a sfruttare i popoli. La lettera è diversa ma il senso è questo. Poi se gli efebici sicofanti alla rossi o ai poli, magari per zittire la piagnucolosa cuncittina la napolitana vogliono il testo latino pronto a mostrarglielo. Per fortuna io non sono docente di nulla. Nlla vita ho fatto bem altro che tediare il prossimo con le scmpiaggini dell'ostentazione erudita (son troppo gramsciano per nom sapere che la cultura è ben altro come ho sempre cercato di insegnare alla sigora Pennacchioni, quella dagli ossimori rococò). So pur bene che senectus ipsa morbus. Io di questo morbo son molto affetto e non ho bisogmo della saccenteria ciceroniana per consolarmi. Siccome è un morbo a voi veterane del tiaso di Ornella a voi efebici sicofanti del querulo intrufolarsi in re aliena, con tutto il cuore non ve l'auguro.
Ornella Pennacchioni Una cosa va detta: non so perché, ma a casa mia c' è sempre un gran moto accelerato! Mah, chissà perché.