sabato 21 maggio 2016

No, si tratta di più e di peggio; si tratta di un maledetto imbroglio, per ben tre volte riveduto e scorretto in questa epoca moderna, a scopo di lucro e di estorsione e per ottundimento della coscienza civica racalmutese. Iniziò nel Settecento il frate di San Giuliano Catalanotto per legittimare l'espoliazione narese della contea dei Del Carretto, Più sottile quella  del francescano Caruselli  volta a rassodare la teocrazia del vescovo borbonico  Jacono  di Agrigento ; vi fu poi quella monarchica con corone regali degli anni Trenta di padre Petrone per un duplice scopo: santificare appunto in  fascismo senza offendere la casa Reale dei Savoia e giustificare l'eclissamento di tutti gli omaggi aurei o ex voto delle superbigotte racalmutesi nel corso di oltre tre secoli. Invero poeti e poetastri, falsi storici e maestri elementari si sono poi prodigati al fine di  consolidare l'infausto mito della Venuta della Beddra Matri di Lu Munti. Da ultimo interessi poetici e pittorci vogliono mitizzare il dileggio di una Vergine Maria che disdegna i peccatori di Castronovo per accasarsi irremovibilmente tra quelli (forse più perversi) della nostra sorniona Racalmuto.

Nessun commento: