mercoledì 18 maggio 2016

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Lillo Taverna
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martedì 7 aprile 2015

Racalmuto: la replica di Guagliano al sindaco. "Costo servizio rifiuti in HOUSE PROVIDING € 778.000. Un risparmio per i cittadini di cir...ca 500 mila euro rispetto alla gestione privata". Il consiglio comunale rivendica il suo ruolo di centralità nella vita politica del paese

Giuseppe Guagliano
Vice Presidente
del Consiglio Comunale

Ritengo doverosa la replica al Sindaco su quanto da lui affermato in merito alla mancata approvazione da parte del Consiglio del modello di gestione del servizio di nettezza urbana.
La questione va posta, preliminarmente, sotto l’aspetto politico; rinviando ad un’analisi più dettagliata l’aspetto tecnico.
Nel comportamento del Consiglio su questa vicenda non si rileva nessuna confusione, volontà polemica o denigratoria; Ne tanto meno la necessità di “spararla grossa” per fini propagandistici.
Il Consiglio (almeno la componente di maggioranza) ha semplicemente esercitato le prerogative riconosciutegli dallo Statuto Comunale, dal D.L. n.267 del 18/08/2000 e dalla L.R. 30 del 23/12/2000.
Ovvero il diritto/dovere di esplicitare l’indirizzo politico-amministrativo ed esercitare il controllo.
In particolare è materia di esclusiva competenza consiliare l’approvazione o meno del piano finanziario della gestione in regime di privatistica che gli è stato portato all’attenzione dalla Giunta.
E vero che il piano ARO, elaborato dai Commissari e proposto con modalità di gestione privata, è stato sempre a disposizione dei Consiglieri essendo questi atti pubblici; Ma è altrettanto vero che la Giunta sin dall'insediamento avrebbe dovuto e potuto, aprire un tavolo di ragionamento con il Consiglio e le parti sociali per stabilire se continuare con l’ipotesi di gestione privata più tosto che in House, tenendo conto degli impegni programmatici assunti.
Del resto non si può rimanere indifferenti, davanti al disastro di una gestione che tanto danno ha fatto alle famiglie, all'economia e alla credibilità delle Istituzioni; e riproporre un modello inviso ai cittadini.
Non è accettabile la prospettiva di impegnare un intero paese con un contratto di durata settennale, col rischio di trascinare nella deriva un’esperienza politica che adeguatamente riveduta e corretta potrebbe dare tanto a questo paese nonostante tutto.
Tra i Consiglieri e la gente c’è la consapevolezza che le soluzioni migliori sono quelle che presuppongono creatività, coraggio di mettersi in gioco, impegno e disponibilità al sacrificio e velocità di pensiero e azione tutti elementi necessari per proporre la gestione in House.
Si Ha la netta impressione che molte amministrazioni comunali preferiscano seguire la strada, ben collaudata e sbrigativa, della gestione privata foriera in passato di effimere utilità e di quelle assunzioni clientelari che oggi sono alla base di tanti problemi.
La breve esperienza di questi nove mesi ci insegna che tutte le volte in cui Consiglio Comunale e Giunta hanno lavorato in sinergia nel rispetto dei ruoli di ognuno, le decisioni e gli atti che hanno prodotto hanno ricevuto il consenso non solo di tutto il gruppo politico e consiliare di maggioranza, ma in alcuni casi anche di quello di opposizione, nonché l’apprezzamento convinto dei cittadini.
(Emblematico il caso del documento con cui si sono date le linee guida x la TARSU anni pregressi)
Di contro quando il Sindaco o i vari Assessori hanno operato, inopportunamente, in solitudine su cose più o meno rilevanti, tutto si è complicato generando blocchi, tensioni e incomprensioni.
Ribadisco ancora una volta, se ce ne fosse di bisogno, che la componente di Maggioranza di questo Consiglio non è disposta, ne mai lo sarà, a fare “l’accumpagnaturi di prucissioni” a chicchessia, e nel contempo rivendica il naturale ruolo di centralità nella vita politica del paese.
Dagli argomenti espressi dal Consiglio in queste settimane emerge nitidamente, la convenienza economica e l’opportunità politica di una gestione in House Providing.
Per una migliore comprensione partiamo dall’analisi della gestione privata proposta dalla Giunta:
Costo da capitolato del servizio: € 780.000
Costo dei conferimenti rispettando le quote medie di differenziata al 50 %: € 280.000
Costo (prudente)spese generali del nuovo bacino S.R.R. e A.T.O. (in liquidazione): € 120.000
Il Costo del servizio non approvato dal Consiglio sarebbe stato di almeno: € 1.280.000
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Costo della gestione ex ATO compreso il conferimento e spese generali: € 1.503.000
Senza il costo del servizio di spazzamento tolto nella nuova gestione per un valore di: € 213.000
Costo del servizio ex ATO al netto del costo dello spazzamento. € 1.290.000
Da un facile confronto si evince che si realizzava un risparmio irrisorio rispetto alla gestione predente.
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La gestione in House Providing permetterebbe di ottenere, invece, oltre all’affidamento diretto del servizio, il recupero annuale delle seguenti poste:
Utile d’Impresa € 56.000 / IVA su acquisti e fatture di servizio € 95.000 / Risparmi sull’ammortamento per
€ 40.000/Risparmio del 20% sulle spese rispetto al privato pari a € 17.000.
TOT. Risparmio € 208.000
Nella gestione diretta, a parità di personale, mezzi e condizioni, va sottratto il risparmio quantificato in precedenza € 1.280.000 - € 208.000.
Per un costo complessivo e realizzabile di: € 1.072.000
Se si considera che le 13 unità di personale di cui dovremmo, necessariamente, farci carico hanno un costo di € 570.000 annui, e si valuta la possibilità (come hanno fatto altri comuni) di applicare il part time lavorativo, il costo potrebbe ridursi di 1/3 con un risparmio a regime di altri: € 190.000
-Nello spazio adiacente al CCR si potrebbe realizzare facilmente una mini compostiera che ci consentirebbe di evitare il conferimento di circa il 40% dei rifiuti prodotti con un risparmio di altri: € 100.000
Ottenendo un costo (suscettibile di ulteriori riduzioni) del servizio di: € 778.000
-La riduzione delle ore di servizio e le altre necessità della gestione in House (ragioniere, direttore tecnico, magazziniere ecc.) potrebbero essere compensate con l’utilizzo di personale a comando del comune.
Il personale precario dovrà necessariamente essere impiegato per svolgere servizi collaterali e rendere, complessivamente, migliore il servizio e più decoroso il paese.
Riguardo le perplessità mostrate dal Sindaco sulla eventuale difficoltà del comune di pagare le fatture del servizio, e la mancanza di risorse per gli investimenti, posso dire che nel primo caso il Comune come per la gestione privata, è impegnato al pagamento delle fatture a prescindere da quanto riscosso dai cittadini; nel secondo le risorse saranno reperite dalle banche come anticipazione del contratto di servizio, come fanno del resto i privati. Non si capisce poi per quale ragione il nostro comune avrebbe dovuto dare a titolo gratuito un impianto del valore di € 2.000.000, come il CCR, alla ditta privata senza ricavarne nessuna utilità, se non il deperimento dello stesso. La proprietà del CCR è un punto in più per l’House.
-Proponiamo poi la bollettazione bimestrale per alleggerire le famiglie ed avere un flusso di liquidità continuo che ci consentirebbe di pagare puntualmente stipendi e ammortamenti.
Se questo ragionamento, che il Consiglio ha sempre proposto, fosse stato accettato e attuato 9 mesi fa la gestione in House sarebbe già operativa da diverso tempo, e forse anche i comuni di Grotte e Castrofilippo ne farebbero parte. Noi riteniamo che il tempo e la possibilità per seguire questa strada ci siano ancora; il tentativo di convincere i comuni vicini va in ogni caso fatto.
Mi auguro che il Sindaco e gli Assessori possano e vogliano prendere consapevolezza della precisa volontà politica e gestionale del Consiglio Comunale; Che incarna fedelmente la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini Racalmutesi.
La Giunta dovrebbe attivarsi immediatamente per realizzare la gestione in House Providing del servizio di igiene pubblica a cui, speriamo possa aggiungersi, quanto prima, quella dell’acqua.
Non si possono fare le (difficili) battaglie x l’acqua pubblica, e poi tifare per il servizio privato dei Rifiuti quando la gestione in House è a portata di mano. La coerenza è alla base della CREDIBILITA’.
Chiudo ribadendo la piena e incondizionata disponibilità del Consiglio e dei singoli consiglieri a sedersi in tutti i tavoli di discussione e confronto possibili, finalizzati alla risoluzione dei problemi della Polis.
Giuseppe Guagliano
Vice Presidente del Consiglio Comunale
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D'accordo d'accordissimo. So che vi è stata in maggioranza grossa effervescenza contestativa. La minoranza, succube d'interessi carnezzari, finge dissensi metafisici e poi s'inchina ai sonni vicepresidenziali del sindaco dormiente. Una fascia tricolore sul portone riaperto della Madonna del Monte, unica manifestazione pubblica; una benedizione da parte di padre Mattina fiancheggiatore di un etereo monsignore non più arciprete e tanto giustificherebbe mesi di sindacatura accidiosa. Quale problema comunale risolto? Nessuno. Misericordia Signore, misericordia. Tanto siamo nell'anno della MISERICORDIA.
Direi all'irrequieto Vice Presidente (ma Cicero pro domo sua): Perché non costituisce VOLONTARISTICAMENTE un comitato di cittadini saggi competenti politicamenti collegati e proponga quindi soluzioni articolate, documentate, sperimentali per le occorrenti delibere?
Resto ancora basito: avevo possibilità di far riconsiderare alla Regione la concessione dei fondi per la Fondazione. Mi sono offerto di dare una collaborazione GRATUITA. Mi hanno semplicemente ignorato. Forse perché non sono (o non sono più) STANZIALE e sotto il profilo elettorale valgo zero.
CALOGERO TAVERNA

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