mercoledì 24 febbraio 2016

Sciascia si converte a Grotte.
GRUTTISI. Grottesi. Di Grotte, paese a tre chilometri da Racalmuto; più piccolo. I grottesi che venivano a Racalmuto erano derisi dai ragzzi con questa strofe, variamente scandita o cantata: "Grutti gruttisi/ cu li corna tisi/ scorcianucani/ e fannu cammisi". (Grotte grottesi/ con le corna ben ritte/ scuoiano i cani/ e della pelle fanno camicie). Si irrideva così alla povertà dei grottesi; e davvero il paese deve essere stato poverissimo; ma nella sua povertà, più vivo di Racalmuto. Nella seconda metà dell'Ottocento, vi insorse il dissenso protestante (valdese); e il movimento socialista trovò tra i conadini e zolfatari una diffusione e una forza che a Racalmuto non ebbe: al punto che nel 1893 vi si tenne un congresso dei Fasci Siciliani dei Lavoratori. E oggi, per l'intraprendenza commeriale di alcuni, Grotte è un paese più ricco di Racalmuto. In quanto alle corna, è da notre che ogni paese, pur registrandone nella sua storia e cronaca innumerevoli casi ridevoli o tragici, ne attribuisce sempre di più ai paesi vicini. Non c'è paese siciliano dove non si dica (molto meno oggi) che nei paesi vicini tutte o quasi le donne abbiano l'abitudine di tradire i loro mariti e che tutti o quasi tutti i mariti subiscano i tradimenti delle mogli senza far tragedia, tranquillamente. "Cornuti pacifici", cioè cornuti che ragionano sulla propria disgrazia o addiritura ne approfittano. Ma il "cornuto pacifico" effettualmente è il prodotto di una società mafiosa. La morale sessuale del mafioso è 'ragionata' fino al sofisma, rifugge dal cosiddettiìo delitto d'onore. E ne sono campioni - pur non essendo propriamente mafiosi - tanti personaggi delle novelle e delle commedie di Pirandello. [Sciascia, OCCHIO DI CAPRA.]
Commenti
Gaspare Agnello Ho detto a Sciascia che questa frase di diceva per i racalmutesi e lui candidamente mi ha ridpodto: la stessa cosa é. Quindi: racalmutisi ci li corna ti si scorcianu cani e fannu cammini. Hai capito? E se poi vuoi fare lì giùdeu ben venuto tra i giuda. Ci mancavano li racatmutisi
Lillo Taverna
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Lillo Taverna
"Il re si svegliò....- che c'è?, domandò. ‘Siamo alle Grotte, maestà’. Ferdinando si affacciò allo sportello della carrozza. Case grigie che si ammucchiavano a scivolo sul fianco di una collina, tetti di ortiche e di muschio. E donne vestite di nero affacciate alle porte, e bambini dagli occhi attoniti e affamati, e porci che grufavano nelle immondizie. Si ritrasse -'E che mi svegliate a fare’' disse al ministro. E come rivolgendosi a una terza persona: - ' Ventiquattr'ore che non chiudo occhio: e appena riesco a cogliere un po' di sonno, ecco questo scimunito a svegliarmi con la bella notizia che siamo lle Grotte'. ... –‘Nelle Grotte ci stanno i lupi: Tiriamo avanti'. .... E tirarono avanti per altre due miglia: fino a Racalmuto, dove trovarono i balconi parati di seta come per il Corpus Domini, la guardia urbana schierata, una ricca mensa in municipio. ... Grotte aveva una minoranza valdese e una maggioranza socialista, tre o quattro famiglie di origine ebraica, una forte mafia; e brutte strade, brutte case, squallide feste. Racalmuto aveva una festa, splendida e frenetica, che quasi durava una settimana: e i grottesi vi accorrevano in massa; . [Sciascia – il mare colore del vino - reversibilità]. Caro 'Asparinu conzalu comu vo' sempri è cucuzza. Io verrò a Grotte ma non per fare il giudeo. Odio i giudei per quello che hanno fatto e stanno facendo ai miei fratelli arabi, non certo perché avrebbero crocifisso il figio di Dio (per questo li applaudo). Vengo se c’è posto per un musulmano di Racalmuto. "A Racalmuto (Rahal-maut, villaggio morto, per gli arabi: e pare gli abbiano dato questo nome perché lo trovarono desolato da una pestilenza) sono nato sessantaquattro anni addietro: e mai me ne sono distaccato, anche se per periodi più o meno lunghi (lunghi non più di tre mesi ) ne sono stato lontano .... ... la mia residenza qui che di molto precede la nascita, è cominciata con gli arabi, dagli arabi. ... fino alla metà del secolo scorso, nelle anagrafi parrocchiali, non gratuitamente, ma per esigenza fonetica, veniva così trascritto: Xaxa." [Sciascia - Occhio di Capra].. Io caro 'Aspari' mi nacqui in quel di Racalmuto purtroppo 82 anni fa, allora via Fontana con tante sciarre di li Sticchi, ora ingentilita dall'impronunciabile nome di Gramsci, per nota contesa froscesca. Ma girala come vuoi sempre zucca è. E tanto ti condanna per rapina a libro armato per quel premio che molto furbescamente hai piazzato nel feudo dei Salamone. Ma venne Tano che con Grassonelli penso che abbia rapinato la tua rapina mandando tutto a puttane. Comunque per mia discolpa io ho diritto a venire a ves
Sciascia si converte a Grotte.
GRUTTISI. Grottesi. Di Grotte, paese a tre chilometri da Racalmuto; più piccolo. I grottesi che venivano a Racalmuto erano derisi dai ragzzi con questa strofe, variamente scandita o cantata: "Grutti gruttisi/ cu li corna tisi/ scorcianucani/ e fannu cammisi". (Grotte grottesi/ con le corna ben ritte/ scuoiano i cani/ e della pelle fanno camicie). Si irrideva così alla povertà dei grottesi; e davvero il paese deve essere stato poverissimo; ma nella sua povertà, più vivo di Racalmuto. Nella seconda metà dell'Ottocento, vi insorse il dissenso protestante (valdese); e il movimento socialista trovò tra i conadini e zolfatari una diffusione e una forza che a Racalmuto non ebbe: al punto che nel 1893 vi si tenne un congresso dei Fasci Siciliani dei Lavoratori. E oggi, per l'intraprendenza commeriale di alcuni, Grotte è un paese più ricco di Racalmuto. In quanto alle corna, è da notre che ogni paese, pur registrandone nella sua storia e cronaca innumerevoli casi ridevoli o tragici, ne attribuisce sempre di più ai paesi vicini. Non c'è paese siciliano dove non si dica (molto meno oggi) che nei paesi vicini tutte o quasi le donne abbiano l'abitudine di tradire i loro mariti e che tutti o quasi tutti i mariti subiscano i tradimenti delle mogli senza far tragedia, tranquillamente. "Cornuti pacifici", cioè cornuti che ragionano sulla propria disgrazia o addiritura ne approfittano. Ma il "cornuto pacifico" effettualmente è il prodotto di una società mafiosa. La morale sessuale del mafioso è 'ragionata' fino al sofisma, rifugge dal cosiddettiìo delitto d'onore. E ne sono campioni - pur non essendo propriamente mafiosi - tanti personaggi delle novelle e delle commedie di Pirandello. [Sciascia, OCCHIO DI CAPRA.]
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Gaspare Agnello Ho detto a Sciascia che questa frase di diceva per i racalmutesi e lui candidamente mi ha ridpodto: la stessa cosa é. Quindi: racalmutisi ci li corna ti si scorcianu cani e fannu cammini. Hai capito? E se poi vuoi fare lì giùdeu ben venuto tra i giuda. Ci mancavano li racatmutisi
Lillo Taverna
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Lillo Taverna "Il re si svegliò....- che c'è?, domandò. ‘Siamo alle Grotte, maestà’. Ferdinando si affacciò allo sportello della carrozza. Case grigie che si ammucchiavano a scivolo sul fianco di una collina, tetti di ortiche e di muschio. E donne vestite di nero affacciate alle porte, e bambini dagli occhi attoniti e affamati, e porci che grufavano nelle immondizie. Si ritrasse -'E che mi svegliate a fare’' disse al ministro. E come rivolgendosi a una terza persona: - ' Ventiquattr'ore che non chiudo occhio: e appena riesco a cogliere un po' di sonno, ecco questo scimunito a svegliarmi con la bella notizia che siamo lle Grotte'. ... –‘Nelle Grotte ci stanno i lupi: Tiriamo avanti'. .... E tirarono avanti per altre due miglia: fino a Racalmuto, dove trovarono i balconi parati di seta come per il Corpus Domini, la guardia urbana schierata, una ricca mensa in municipio. ... Grotte aveva una minoranza valdese e una maggioranza socialista, tre o quattro famiglie di origine ebraica, una forte mafia; e brutte strade, brutte case, squallide feste. Racalmuto aveva una festa, splendida e frenetica, che quasi durava una settimana: e i grottesi vi accorrevano in massa; . [Sciascia – il mare colore del vino - reversibilità]. Caro 'Asparinu conzalu comu vo' sempri è cucuzza. Io verrò a Grotte ma non per fare il giudeo. Odio i giudei per quello che hanno fatto e stanno facendo ai miei fratelli arabi, non certo perché avrebbero crocifisso il figio di Dio (per questo li applaudo). Vengo se c’è posto per un musulmano di Racalmuto. "A Racalmuto (Rahal-maut, villaggio morto, per gli arabi: e pare gli abbiano dato questo nome perché lo trovarono desolato da una pestilenza) sono nato sessantaquattro anni addietro: e mai me ne sono distaccato, anche se per periodi più o meno lunghi (lunghi non più di tre mesi ) ne sono stato lontano .... ... la mia residenza qui che di molto precede la nascita, è cominciata con gli arabi, dagli arabi. ... fino alla metà del secolo scorso, nelle anagrafi parrocchiali, non gratuitamente, ma per esigenza fonetica, veniva così trascritto: Xaxa." [Sciascia - Occhio di Capra].. Io caro 'Aspari' mi nacqui in quel di Racalmuto purtroppo 82 anni fa, allora via Fontana con tante sciarre di li Sticchi, ora ingentilita dall'impronunciabile nome di Gramsci, per nota contesa froscesca. Ma girala come vuoi sempre zucca è. E tanto ti condanna per rapina a libro armato per quel premio che molto furbescamente hai piazzato nel feudo dei Salamone. Ma venne Tano che con Grassonelli penso che abbia rapinato la tua rapina mandando tutto a puttane. Comunque per mia discolpa io ho diritto a venire a vestire panni arabi in quel di GRUCTI: il mio trisavolo Pietro nel secolo XVII qui vi nacque ma già maritato a Racalmuto se ne tornò. I rinnegati voi li accettate? A Racalmuto mai. Ed infatti a Racalmuto mica me la perdonano questa mia macchia d’origine di essere in fin dei conti un grottesco.
tire panni arabi in quel di GRUCTI: il mio trisavolo Pietro nel secolo XVII qui vi nacque ma già maritato a Racalmuto se ne tornò. I rinnegati voi li accettate? A Racalmuto mai. Ed infatti a Racalmuto mica me la perdonano questa mia macchia d’origine di essere in fin dei conti un grottesco.

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