mercoledì 23 dicembre 2015


SALVIAMO MILAZZO.

 

"Un piccolo scorcio del Castello di Milazzo

La bellezza di Milazzo

 

Un piccolo scorcio del Castello di Milazzo.

Lillo Taverna E poi continuiamo a inquinare con le mefitiche raffinerie (si chiamano ancora Mediterranee) spettacoli unici della natura. dell'uomo antico. nonché della storia e della preistoria cme questo. Che ci sta a fare la Regione?

 

 INQUINAMENTO A MILAZZO E CIRCONDARIO LA TERZA INDUSTRIA DELL'ELENCO DELLA COMUNITA' EUROPEA PER LE EMISSIONI INQUINANTI IN ATMOSFERA PRESENTI NELL'AREA DEL BACINO DEL MELA E' LA CENTRALE TERMICA DI S.FILIPPO DEL MELA, CHE PER QUANTITA' DI EMISSIONI E' LA PRIMA CON I SUOI 3.300.000 (TREMILIONIETRECENTOMILATONNELLATE) TONNELLATE ANNUE DI PRODOTTI INQUINANTI SVERSATI IN ATMOSFERA,COSTITUITI PRINCIPALMENTE DA BIOSSIDO DI CARBONIO,OSSIDI DI AZOTO,OSSIDI DI ZOLFO,POLVERI SOTTILI PM10,NICKEL E.....ARSENICO,CHE UNITAMENTE ALLE ALTRE EMISSIONI SOMMANDO DANNO UN VALORE ANNUO DI CIRCA 5.000.000 DI TONNELLATE DI SOSTANZE INQUINANTI ALL'ANNO NEL GOLFO DI MILAZZO.....

"La “maestosa” Raffineria di Milazzo, situata nella piccola città della provincia di Messina, è una delle strutture più complesse d’Europa, capace di lavorare e raffinare diverse quantità di materiali, famosa per aver dato negli anni passati “lavoro” a tante famiglie milazzesi e anche per aver tolto a quest’ultime, la libertà di “respirare” aria pulita e di poter vivere in salute. Sono affermazioni queste, che fino a qualche anno fa, potevano essere messe in dubbio da chi non voleva vedere, da chi vedeva ma non diceva nulla, ma che oggi vengono a galla, a seguito anche del palese incidente del 27 settembre 2014 scorso, quando nella notte, un incendio sviluppatosi all’interno della raffineria è divampato con fiamme altissime, generando il panico tra i cittadini, tranquillizzati poi, dall’annuncio della FederPetroli che ha insistito nel dire che non era successo nulla e che la situazione era sotto controllo."

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