sabato 28 novembre 2015

Uno STATO è il sentimento religioso del suo popolo, di tutte le sfumature religiose del suo popolo, del sentimentio anche irreligioso del suo popolo: nè è la ipostatizzazione. Ne deriva un equo rispetto di ogni credenza, di ogni preferenza, di ogni indifferenza. Non sta sopra le parti sta un TUTTE le parti. . Ove dovesse preferire una confessione tornerebbe indietro di secoli se non di millenni, nella crescita civile cuturale umana morale. Se dovesse imporre un segno apotropaicoin un suo pubblico edificio a danno di altri analoghi ma contrapposti segni sarebbe uno STATO RETROGRADO ILLIBERALE BIGOTTO confessionale). Lo STATO non ha nè può avere preferenze. In Italia vi è un articolo nella Carta Fondamentale (art. 3) che impone questa saggia assimilazione di tutte le religioni, di tutti i sentimenti o risentimenti metafisici, di TUTTI i segni apotropaici. Ma è cos^ difficile capire cose così semplici e direi persino ovvie. Ma non si capisce che diversamente saremmo noi i riprovevoli musulmani, insomma gli intolleranti del Califfo di Sgarbi.

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