Licenziare quei dipendenti pubblici che, in maniera sistematica, timbrano e poi non vanno a lavorare. È questa la strada da seguire per il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. Riferendosi a recenti vicende di cronaca, ultima quella di Sanremo, il ministro a un convegno sulla semplificazione organizzato da Rete Imprese Italia Madia ha affermato: «Un dipendente pubblico che dice che va a lavorare e poi non ci va deve essere licenziato». Ma Madia ha voluto anche sfatare una serie di credenze sugli statali e ha rivolto un appello alla platea di imprenditori per superare «contrapposizioni e luoghi comuni». Uno di questi di cui «ci dobbiamo liberare è che tutti i dipendenti pubblici siano fannulloni».

Sangalli (Confcommercio): serve impegno straordinario del Governo
«Le Pmi non possono più sopportare 30 miliardi di oneri burocratici annuali e perdere 34 giorni-uomo l’anno per adempimenti fiscali. Chiediamo al Governo un impegno straordinario sulla riforma della Pubblica amministrazione con il pieno coinvolgimento delle imprese». Così il presidente di turno di Rete Imprese Italia e della Confcommercio, Carlo Sangalli, presentando la ricerca sulla semplificazione amministrativa alla presenza del ministro Madia. «Se è vero - ha argomentato - che il Paese sta ripartendo, il Governo deve cogliere e rafforzare questi segnali, anche scommettendo sull’accelerazione delle riforme economiche e amministrative, perché solo così si potrà trasformare la ripresa in vera crescita». Secondo Sangalli, «nel confronto internazionale, il numero delle ore necessarie per assolvere agli adempimenti fiscali per le nostre imprese è di gran lunga superiore a quello di altri Paesi: in Italia ogni anno le imprese devono impiegare 269 ore, corrispondenti a 34 giornate di un lavoratore a tempo pieno, il 52% in più della media dei Paesi Ocse, pari a 22 giornate». Oggi, ha spiegato il numero uno di Confcommercio, «nel nostro Paese c’è bisogno di una buona burocrazia che consenta ai nostri imprenditori di lavorare con poche regole chiare e certe».
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Commenti (31)

sono d'accordo, naturalmente vanno licenziati anche i politici che si fanno premere il pulsante delle votazioni dal collega vicino...


Giusta causa o senza giusta causa ?
Non è possibile elencare tutti i casi in cui il licenziamento è con giusta causa e non è ammesso ricorso, indennizzo, riassunzione.
Un elenco che però sia scritto in modo chiaro.

Basterebbe chiedere ai magistrati e giudici che sono chiamati a valutare di stilare un elenco chiaro che poi verrebbe consegnato a loro stessi.

Ci dicano una volta per tutte in quali casi un licenziamento è dovuto e magari facendolo sottoscrivere ai sindacati.

Se vogliamo far ripartire l'Italia dobbiamo licenziare tutte quelle persone che stanno remando contro, poi le riassumiamo con i Job-Act in modo tale che devono guadagnarsi i diritti col tempo.

Max


Non solo licenziare chi timbra e si allontana dal luogo di lavoro ma anche chi copre queste persone ed i loro superiori che non vigilando permettono che ciò accada.
Il licenziamento di queste persone non deve permettere loro il ricorso.
Lo stesso deve valere per politici e magistrati.
Max


In questi casi, il licenziamento in tronco sarebbe il minimo sindacale(ops!)


Più che licenziare quelli che timbrano e non vanno al lavoro, bisognerebbe licenziare i pubblici dipendenti inutili che, se per mesi non sono andati al lavoro ed il Comune ha funzionato lo stesso, allora evidentemente lo erano ....


Non ho capito perchè uno dovrebbe l'assenteista in maniera sistematica per essere licenziato. Dovrebbe venire licenziato in tronco alla prima volta che viene beccato, e dovrebbe pagare i danni causati all'amministrazione per la mancata erogazione della sua prestazione.


non venivano licenziati... ma forse da qualche parte si ...però quelli che timbrano , vanno a lavorare e non fanno assolutamente nulla? quelli sono giustificati? si deve continuare a tenerli?


la signorina ed il governo tutto guardi anche quei troppi poveri, strapazzati e sottopagati medici, che fanno turni massacranti, anche di 24 ore, tre quarti delle quali passate a farsi gli affari loro o a dormire. Altro che licenziamento ci vuole per quella categoria.


Ogni tanto qualcuno si sveglia e dice le ovvieta delle cose ovvie, e tutto prosegue immutato nel tempo nella citta eterna....


Ve la ricordate la famosa "Questione Morale" di Berlinguer /Moro.
Era chiaro sin dall'inizio, che se non si voleva perdere voti, non conveniva a nessuno portarla avanti.Tanto è vero che mandarono la Magistratura con "Tangentopoli," ad illudere gli ingenui che qualcosa potesse cambiare.

Una Tessera di Partito, una Tessera Sindacale, le Conoscenze e/o il Nepotismo in certi ambienti (Politico- Religioso- Economico) e automaticamente diventi un voto certo e pertanto "intoccabile".
Se poi oltre questo riesci a fare proseliti per il partito/sindacato, hai la carriera spianata
.
O pensate che, bravi e meritevoli. i ma senza gli accessori di cui sopra entrino e riescano ad emergere nei ruoli chiave della pubblica amministrazione e a contenere i costi della politica?


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