lunedì 12 ottobre 2015

Per rincarar la dose pubblico un canto di Catullo. Voglio vedere qualche obesa e postclimateriata professoressa di liceo insegnante lingue classiche, come se la cava. Voi riuscite a darmi una quache risposta?

 
 
 
 
 
 
Alle volte mi danno del vogare. In effetti odio il turpiloquio. Qualcuno forse mi dirà che son cattolico. E come posso negare la mia cultura cattolica? Ho rilancito Chirone ed Achille un affresco decisamente osceno, allusivo, ingombrante. Mi scandalizzo? Non direi. Scandalizzo? Direi. Ho chiesto e nessuno mi ha risposto: siamo nella legittimità dell'arte o siamo nella depravazione dei costumi greci? Per questo sarei u defensor sanctae romanae ecclsiae? Mi piacerebbe. Ma non lo sono. Volevo lanciare una sfida d'alta cultura. Una tormentata questione di filosofia morale. So e scrissi che siamo nell'iperuranio. Mai e poi mai la classe docente italiana - precaria anche se di ruolo - saprebbe barcamenarsi in questioni così sdrucciolevoli. Non sono stato capito o non volevo essere capito. Le infantili lagnanze mi confermano in grazia. Abbiamo una classe docente imcecille. Da mandare tutta al macero.
Per rincarar la dose  pubblico un canto di Catullo. Voglio vedere qualche obesa e postclimateriata professoressa di liceo insegnante  lingue classiche, come se la cava. Voi riuscite a darmi una quache risposta?
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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