lunedì 5 ottobre 2015

gli sbadigli di M5S

Caro Lillo,  schifosissima questa novela della monnezza racalmutese;
 
inverecondi i suoi precedenti (anticipi triennali per assunzioni part time di proprie consorti, recupero successivo finito non so dove);
 
omissione di rapporto del sindaco recuperante ed ora del sindaco subentrante,
 
progetto a tre (non mi ricordo come si chiamasse) da Racalmuto abbandonato non so perché,
 
dichiarazione che il costo della monnezza (esuberante) era stato nel 2014 di un milione di euro e invece ecco una candida smentita e quest'anno ci stangano per un milione e mezzo.
 
 Associazione politiche che sarebbero di consultazione ma obbligatoria ove vanno a semioccuparsi gentili signore.
 
Agnus belans che dimezza la sua imu sulle sue terre. Etc etc.
 
Ho accolto per ben due ore un deputatino di 5 stelle nel mio eremo di Bovo. Mi ha ascoltato sbadigliando. Alla fine mi ha chiesto se c'era un posto dove andare a fare pipì e dopo chi si è visto si e' visto.
 
Mi sono svenato pagando taxi in una Roma sovratrafficata.Discuto per due ore con una senatrice pingue e poco avvenente di 5 stelle. Le consegno un testo di proposta per una interrogazione parlamentare sulla situazione criminle della monnezza racalmutese; sono passati sei mesi e maleducatamente manco un cenno di risposta.
 
Che ti debbo dire? Credo che invece dei salamelecchi salottieri e delle ciarle giuridicamente insensate occorrerebbe una denuncia collettiva al ministro degli Interni su questa comicissima se non fosse tragica vicenda monnezzara Racalmutese;
 
codesta vostra localistica vicenda  per me puzza d'alta mafia dalla testa sino ai piedi, dai partiti di sinistra a quelli di destra e degli intermezzi: si  dovrebbe quindi  costringere il ministro ad un secondo (escludendo quello degli Scimè degli anni venti) commissariamento per mafestro condizionamento mafioso.
 
E i giudici di Agrigento, partendo forse come dice Petrotto da loro stessi, procedere ai debiti incarceramenti.
 
Ragazzi oltretutto qui in gioco c'è la salute dei vostri figli, dei vostri bambini dati in pasto a cani randagi, a ratti, a gatti inselvatichiti: disturbati nei loro pasti per l'abbondante monnezza sparsa per strada e su certe piazze, zecche rabbia e tifo petoccale sanno ben doffondere (come ai tempi quando al collegio c'era una putrida pescheria).
  

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