lunedì 12 ottobre 2015

Con me non sei agli esami di Stato e della bibliografia me ne frega un cazzo.


Arte, oscenità, allusioni omo, depravazione, poesia, arcano, orgia, libertà , scostumatezza, irrefrenabile esplosione dei sensi, eros oltre il bene e il male, ritegno, momdo pudico, impudico? Vorrò vedere chi interverrà. Per giustificare, per condannare, per spiegare. Come fa un docente a presentare simili arcani ad una terza liceo mista. Il mio parere? Latino: omnia munda mundis ma non saprei che... dire ad una terza liceo mista. Sarei schietto ed esplicito. Finirei sotto processo per corruzione di minori (peggio se donne). Ma come poi fa a spiegare il divino Omero tale docente quando davvero vuol far comprendere l'amore (insano?) tra Achille e Patroclo? Dirà che era un caldo e castissimo affetto tra due non diversi. Achille infatti amava Briseide. "Disse così, Patroclo obbedì al suo amico,/fuor dalla tenda condusse Bisreide guanca gaziosa;/ la diede da condur via, e i due se ne andarono lungo e navi;/ ma essa mal volntieri andava con loro, la donna; e Achille/ scoppiando in pianto sedette lontano dai compagni, in disparte,/ in riva al mare canuto, guardando l'interminata distesa,/e molto implorava la madre .....-Diceva così versando lacrime." Sublime! Come spiegherebbe questi versi un precario dai pochi euro in tasca? Direbbe dell'omosessualità di Patroclo che credo qui gioisce a toglier di mezzo un ostacolo al suo vizietto come ora si dice? E Achille non ebbe forse a consolarsi eroticamente con il maschio amore di sempre, memore delle oscene e gradite carezze di Chirone? Cosa volete che sappia un precario, una precaria poi! Con tutto questo francescanesimo puritano falso bugiardo e moralistico? Altro...
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    • Lillo Taverna Mi capita che in via del tutto riservata venga censurato per l mia scarsa conoscenza dell’insegnamento del erotismo del mondo antico nelle scuole. Mi scrive un validissimo professore, giovane ma già autore di belle e acclamate pubblicazioni. Ho avuto però l’impressione che si volesse più difendere la categoria dei “precari” da me pervicacemente insolentita che non la rettifica di mie molto labili digressioni scientifiche sull’erotismo dei greci e ormai sulla libertà assoluta di linguaggio nelle nostre scuole. Riporto ANONIMAMENTE quello che mi si obietta e quello che maldestramente cerco di rimbeccare. Mi piacerebbe che si aprisse un dibattito su chi ha ragione. Magari per addottrinarmi senza improba fatica di leggere ponderosi e noiosi volumi che disdegno con tutte le mie forze. Non se ne abbia il giovane professore. Del resto lo tengo occulto come suo desiderio. Io ho dismesso da mezzo secolo il culto del segreto bancario. Certe mie ormai inflessibili nemiche lo sanno.

      Buonasera, ho letto il suo post sulla sessualità nel mondo antico. Vorrei sommessamente farle notare che il punto di vista che lei ha assunto è quello cattolico, che forse era presente anche nelle scuole statali molti anni fa. Le posso dire che già quando ero studente liceale (negli anni 90) i docenti di latino e greco non avevano remore nel descrivere la verità, ormai descritta dettagliatamente anche nei libri di testo. Mi creda, precari o non precari, parliamo tutti a scuola della sessualità nel mondo antico e non è più un segreto che Achille e Patroclo si amassero. Preciserei, però, che nell'antichità non esisteva l'omosessualità (il concetto intendo, ovviamente la pratica esisteva), semmai si distingueva tra attività e passività sessuale,a prescindere dal proprio oggetto d'amore (maschio, femmina, maggiorenne o minorenne che fosse). Le suggerisco sommessamente la lettura dell'ottimo saggio di Eva Cantarella, "Secondo natura", ed. Rizzoli. Buonanotte

      Non ho difficoltà ad ammettere che tu abbia ragione ed io torto. Non mi intendo di scuola. La mia certo è la visione di chi crede che la scuola italiana va tutta chiusa e riformata dalle radici. Comunque non ho alcuna visione cattolica, anzi direi ferocemente anticattolica. La chiusa delle mie frecciate dovrebbe avere un senso inequivocabile. Ma la filosofia dell'incomunicabilità la dice lunga. Pensa che non so se ho ben capito il tuo pensiero. Che a scuola si dica che uscita Briseide dal letto di Achille sia entrato Patroclo senza ormai concorrenti femminili mi torna ostico crederlo. Che a scuola ci si possa permettere che il significato del quadro di Achille e Chirone è che il giovinetto Achille veniva sodomizzato con sommo suo piacere stento proprio a crederIo. Poi non leggo libri per principio, Preferisco scriverli (se ne ho voglia).
    • Lillo Taverna Mi capita che in via del tutto riservata venga censurato per l mia scarsa conoscenza dell’insegnamento del erotismo del mondo antico nelle scuole. Mi scrive un validissimo professore, giovane ma già autore di belle e acclamate pubblicazioni. Ho avuto ...Altro...
    • Lillo Taverna Oltre un anno fa discettavo con Salvo Messana, fratello del sindaco. Precario stava in Perù per guadagnarsi la pagnotta. Ad un tratto ci siam messi a parlare di Virgilio, Didone e dell'"amor virile" tra Eurialo e Niso. Non credo che si potesse permettere di spiegare ai suoi alunni di là tutta la sua cospicua scienza di ottimo latinista e spiegare con dovizia di particolari quell'amore virile. Ne parlava con me a distanza non so di quanti migliaia di km. di distanza. Ecco alcuni stralci del nostro discettare:

      la callas e pasolini

      è l'immagine moderna più assoluta del mito

      il mio testo le associa.

      una forza incredibile

      però didone rappresenta il furor amoroso ripreso anche da Lucrezio

      mi è piaciuta quella tua annotazione sull'amore virile

      mentre medea di euripide è più autonoma opera femminista e antirazzista

      sì l'amore femminile è furor

      Certo l'amore di Niso è di virile potenza. Sarebbe sta ugual la reazione di Eurialo

      tum super exanimum sese proiecit amicum

      a proposito della fermentazione che le dicevo

      spiegati

      la scelta del rafforzativo del pronome di terza persona

      sese

      2 in uno

      se è singolare

      ma nella morte sono 2 ormai uno nell'amore e nell'eroismo

      e nell'erotismo?

      Ma non credo che i latini avessero la nostra stessa idea sull'erotismo

      erotismo nasce dalle2 metafore tratte dalla natura

      no

      però virgilio non era certo ovidio e manco orazio

      in questo era molto epicureo ortodosso

      tipo la digitale purpurea di pascoli

      l'immagine della bellezza adolescenziale macchiata dal sangue

      paragonata ai fiori

      Bene. Dovessi convincere tuo fratello a aprire la Fondazione a delle lectiones magistrales ti potrei fare da bordone in una serie di provocazione su Virgilio, la lingua latina, l'omosessualità di Virgilio, le latitudini delle sintassi da Livio a Tacito etc.

      quando parliamo di poesia bellica i romani e virgilio guardano anche agli spartani a un tirteo

      che vede obbrobrioso un vecchio soldato morente in prima fila

      con un carletto in prima fila ! ahahah

      se in guerra devono essere i giovani le immagini sono di bellezza deturpata del dovere eroico e dall'ineluttabile

      poi la letteratura latina si perderà nel pathos

      le tragedie di seneca o un lucano

      Pascoli innamorato della sorella (e non si sa (quanto platonicamente), Virgilio con qualche propensione non normale, Oratio brevis atque obesus, Cicerone il re della casta del tempo e via discorrendo. Tutto è cambiato nel senso che nulla è cambiato. E soprattutto o si è deformi alla Leopardi o bacati dentro come Michelangelo e leonardo o non si è geni? Sregolatezza dentro e sublimità artistica fuori?

      orazio si era fatto una stanza tapezzata di specchi e se la spassava a vedersi scopare

      tappezzata

      perversione ispiratrice, guarda caso di moralismo oggi si direbbe piccolo borghese

      comunque oggi putin mi pare come augusto

      Salvo Messana

      leggevo Virgilio e riflettevo come nelle immagini della natura accetti i casi della vita senza nessun pathos creando immagini di eros e thanatos di incredibile compostezza e di virile accettazione, anche laddove è incline alle sue preferenze omoerotiche
      volvitur Euryalus leto, pulchrosque per artus
      it cruor inque umeros cervix conlapsa recumbit:
      purpureus veluti cum flos succisus aratro 435
      languescit moriens, lassove papavera collo...
      demisere caput pluvia cum forte gravantur.
      at Nisus ruit in medios solumque per omnis
      Volcentem petit, in solo Volcente moratur.
      quem circum glomerati hostes hinc comminus atque hinc 440
      proturbant. instat non setius ac rotat ensem
      fulmineum, donec Rutuli clamantis in ore
      condidit adverso et moriens animam abstulit hosti.
      tum super exanimum sese proiecit amicum
      confossus, placidaque ibi demum morte quievit.

      ·

      ·

      · Diciamo con estrema franchezza: Salvo (Messana) dal Perù tende ad imbrogliarci, ad approfittare della nostra celeberrima ignoranza e in questi tredici versi del libro nono dell'Eneide di Virgilio ci vuol far credere che si annidano moderne perversità: immagini di amore e morte e forse pure in esametri composti e di fluidissimo fascino, non potrei negare; ma per noi omofobi, nulla può esserci di virile accettazione se si vivono omofile opzioni.

      ·

      · Siccome pochi, direi nessuno legge il latino virgiliano, io mi avvalgo della bella traduzione di Rosa Calzecchi Onesti e qui mi accodo al canto "omoerotico":

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      · [433] Si accasciò Eurialo morto, per il bel corpo

      · scorreva il sangue, cadde la testa sulla spalla , pesante:

      · così purpureo fiore, che l'aratro ha tagliato,
    • Angelo Campanella La ringrazio per la sua discrezione, ma io le ho scritto privatamente non perché volessi rimanere anonimo, bensì perché temevo di infastidirla mettendo in rilievo le imprecisioni del suo post. Ciò chiarito, penso che il suo post mostri il punto di vista cattolico perché secondo lei parlare della sessualità nel mondo antico a un pubblico di studenti liceali potrebbe costituire motivo di scandalo e addirittura potrebbe porre le basi per azioni legali da parte delle famiglie. In realtà nelle scuole si comincia a proporre l’educazione sessuale fin dalla primaria. Alle medie i ragazzini studiano tutti i problemi connessi alla pubertà e affrontano i temi relativi alla sessualità sia dal punto di vista strettamente scientifico sia in relazione all’orientamento sessuale. Questo avviene ormai da decenni, ovviamente a scuola non si usa un linguaggio osceno e si cerca di non essere volgari, ma la verità viene detta senza falsi pudori e gli studenti riescono a seguire perfettamente. Nei licei classici e scientifici il tema della pederastia nell’antica Grecia viene affrontato sia dai docenti di latino e greco sia dai docenti di storia e di filosofia, perché si tratta di un tema imprescindibile per capire la mentalità degli antichi e per leggere con consapevolezza i classici. Tutti gli studenti liceali sanno bene che Achille non amava Briseide, ma la possedeva perché di sua proprietà e ostinatamente ne rivendicava il possesso di fronte ad Agamennone, che avrebbe voluto sottrargliela, per il principio secondo il quale il trofeo di guerra è il riconoscimento e al contempo la prova del proprio valore militare. Il tema è complesso e richiede adeguati approfondimenti, forse è difficile chiarirlo su facebook, ecco perché suggerisco la lettura del saggio della Cantarella (“Secondo natura”) o di Calame (“L’amore in Grecia”, ed. Laterza), tanto per citare quelli più agili, che chiunque può leggere senza appesantire la propria mente. Quanto ai precari, preciso che io non sono precario e non ho inteso difendere né i precari né i docenti in generale, convinto come sono che a fronte di pochissimi docenti validi, la scuola italiana sia gravata purtroppo da un esercito di docenti inadeguati oltre che malpagati, dal momento che il sistema di reclutamento premia quasi esclusivamente le “esigenze di famiglia” e spesso rende stabili docenti incapaci che hanno la sola virtù di avere figli a carico e genitori allettati.
    • Lillo Taverna Caro Angelo ti sbagli di grosso. Io non difendo nessun credo e nessuna morale cattolica.Io sono storico. Obiettivo. I precari non hanno cultrura. (l'ececzione conferma la regola). Quelli di ruolo sono neghittosi assenteisti. La scuola italiana pubblica va rasa al suolo. Per fortuna vi sono scuole private d'élite che suppliscono- L'orda di pensionati della Scolastica sta fracassando l 'INPS e il bilanio dello Stato. Le mie inconfutabili osservazioni tecniche mostrano un dissesto economico e finanziario cui si deve ovviare al più presto e con misure molto drastiche e impopolari. Mi fa sorridere un santone del mio paese che dice: o ci date più soldi o non vi votiamo. La cantilenea di Bonanno è segno di grossa inciviltà e di abminevole inculura che la scuola pubblica del passato e del presente ha fomentato. Tragicomica in atto quella truffa di furbetti e furbette che si sono inventati una corsia preferenziale, risultano vincitori di concorso perché scelgono le sedi del nord. Vanno firmano e tornano. Lo Stato così deve per una cattedra di manco dieci alunni pagare tre volte gli insegnanti: il titolare, il precario subentrante e quindi dato che questo si è assicurato l'incarico anche lui
    • Lillo Taverna torna in Sicilia e subentra un raccogliticcio supplente del supplente. Roba da galera. E galera sarà. Ed è certo che se in una terza liceo mista un supplente del supplente va a dire che in questo affresco Chirone con il suo atterzzo asinino sta inculando il giovinetto Achille si busca una denuncia penale che se la ricorda per tutta la vita. ma non perché io difenda l'assurda morale sessuofoba cattolica ma perché ciò sta scritto nel codice penale che credo tu non abbia mai letto preso a inseguire quella tediosa pubblicistica che ti ostini a millantare. Con me non sei agli esami di Stato e della bibliografia me ne frega un cazzo.

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