mercoledì 16 settembre 2015

dicevo un tempo

 

 
 
Caro Rino
Ho letto, con molta attenzione, una bellissima lezione di storia e storia dell'arte della tua città natale. Pur non essendo uno storico, ho seguito, attraverso lo scritto, una ricostruzione dei fatti molto convincente. A presto vorrei leggere cosa succede dopo Normanni e Saraceni.
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Un fervido ringraziamento all'amico Agato e naturalmente caffè pagato.
Quella che ieri ho diffuso è una polemica sintesi; una dimostrazione che ben altra è la storia di questo piccolo immenso "spazio vitale" a nome adesso di Racalmuto che insani vorrebbero derubricare quale Regalpetra, un monarchico nome  persino ibridato con l'odiata Grotte.
Mi riprometto di diffondere una analoga breve  sintesi di quello sconfinato  svolgimento di storia narrabile - sì caro Sciascia NARRABLE ad onta del tuo Castro - post normannorum gentem  et speculam sarracinorum proprio in terra di Racalmuto,, una historica vicissitudo  niente affatto fantasmatica come vorrebbe un tal Onofri che per una tale preziosità linguistica ebbe a lucrare un rispettabile obolo all'ombra di una appassita Fondazione nostrana.
Ma dico che 10.000 cartelle qui in questo mio blog CONTRA OMNIA  RACALMUTO, e ben due testi di complessive cinquecento pagine ( LA SIGNORIA RACAMUTESE DEI DEL CARRETTO e guarda caso RACALMUTO NEI MILLENNI) un certo titolo a dir la mia nel mio CIRCOLO UNIONE e non venire senilmente eclissato potrei vantarlo. NO? 
 
 
 
 
 

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