domenica 14 giugno 2015

Ma stavolta, all'inverso ti dico: non praevalebunt!


Carissimo Roberto, direi che neppure ottimista sono,  soltanto realista. Studio da quarant'anni la vicenda racalmutese ed effettivamente ha ragione Sciascia (l'uni avolta che gliela riconosco) quando dice che Racalmuto "non era per nulla morto ma la vita vi era sempre tenace e rigogliosa….. si abbarbicava come erba alle rocce".

Non sono più con Sciascia quando indulge al cerebrale pessimismo e vede ovunque "dolore e fame".

Dopo che Federico Musca elesse Racalmuto nei primi anni del Dugento come suo feudo, Racalmuto ha avuto vita relativamente prospera. Posso documentare una costante crescita civile, politica, morale ed economica sino ai nostri giorni. Certo lo spirito prefico dei greci ci dilania ancora. Ed anche tu ti sommergi nei lamentosi canti quali quelli  di una prefica al Venerdì Santo. Ma a me non mi incantate. magari direte come i cavalli nel treno dell'antenato di Tano. Mi sento però più scaltrito. Conosco l'ISTAT di Roma, so delle statistiche ufficiali e avreste ragione tutti voi che versate lagrime per l'immiserimento del paese. Mille euro il reddito medio pro capite a Racalmuto? Eccessivo dicono quelle statistiche.

Ma senza scomodare Trilussa si sa che quei parametri, come quelli che ci propina TRS98 per i blog di Alexa, sono inficiati.

Caro Roberto siamo tutti grandi evasori fiscali. TUTTI. E quindi se denunciamo miseria per non pagare manco quelle 400 mila euro di IMU sulle terre per le quali abbiamo dissanguato l'AIMA, è chiaro che il ritorno statistico è un pianto greco.

Ma non è così. Vengo da Roma. Ho lasciata abbandonata la mia villetta a Bovo. Se non voglio che si spalli devo correre ai ripari. Migliaia e migliaia di  Euro che non vengono dall'economia Racalmutese affluiscono alle casse dei Racalmutesi stanziali e tutti in NERO. Abbiamo dunque rimesse di questi novelli EMIGRATI di lusso quali siamo noi racalmutesi professionisti ed anche imprenditor sparsi nel mondo. Calcolo qualcosa come oltre una cinquantina di milioni di euro all'anno

.Ma oltre a me vi sono uffici specializzati che questi flussi calcano quasi alla lira. Sapessi tu cosa è a Roma il Comando Generale della Guardia di Finanza! Se volessero ci verrebbero  a tassare sino all'utimo soldo che occultamente abbiamo spillato magari facendo una lezione privata da precari insoddisfatti. Risultato: due anni fa  è stato trasmesso per la rete informatica il vero reddito medio pro capite racalmutese: oltre 13 mila euro a testa. Come dire la vera area reddituale di Racalmuto è 8 mila e ottocento moltiplicato 13 che mi pare fa 114,8 milioni di euro l'anno. Questa la vera area della liquidità attiva di Racalmuto, altro che quei miserelli 15 milioni delle statistiche dell'Istat.

Aggiungi che Racalmuto ha immani risorse, agricole, minerarie (anche 10 kilometri lineari di alabastro) acquifere (tutta la valle a sud del Serrone è una immensa risorsa idrica cui purtroppo attenta la strada degli scrittori morti).

 

Occorre certo l'imprenditoria moderna, la managerialità d'avanguardia. E trai privati non c'è. Dovrebbe supplire la mano pubblica, ma con questi sindaci passati presenti e futuri con queste amministrazioni con questi partiti e con questi movimenti politici non si va lontano. La morale o il moralismo degli imbecilli non porta lontano, al massimo porta a maggiukore. 

Ma stavolta, all'inverso ti dico: non praevalebunt!

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