domenica 10 maggio 2015

la monnezza i cani e quegli sporcaccioni di racalmutesi

Ha un bel da dire Emilio Messana che noi racalmutesi siamo sporchi e disseminiamo la monnezza per le strade. Conosco molto bene questi cassonetti a lato, un po' di sghimbescio, rispetto all'edicola di San Gnisippuzzu. Sì, siamo in quella contrada olim Piedi di Zichi, in quella strada che il dottore Sardo, il grande studioso di etica cattolica, volle fare intestare a non so quale personaggio clerical-democristo. E' vero, spesso quei cassonetti sono stracolmi di monnezza come il valido Santo ci fotografa. Vogliamo subito aggiungere che stazionano nei dintorni tantissimi cani e tantisime cagne che quando gravide sono di una pericolosità estrema. Ora, iniziando i caldi estivi quante zecche hanno quegli "amici dell'uomo"? Appena a Racalmuto, scendendo da Bovo se non mi si crede fotograferò questi branchi alle prese con quei cassonetti per trovarvi tanto cibo. E come costume dei cani (immagine poetica di Sciascia: "Così il cane sotterra frenetico/ lo'sso rubato - e all'istante dimentica"). questi prendono quei residui putrescenti e se li portanoi nei dintorni e non sempre li sotterrano. Signor sindaco Messana, non le punge vaghezza che siano i cani racalmutesi e non i racalmuesi a spargere monennza per le vie del paese? E che i branchi canini si accerscano in quel di Raclmuto si deve anche a quella iniziativa bizzarra che mi pare chiame "no-profit Quattro Zampe" (che mi dicono andata subito a zampe per aria). Racalmuto sta diventando una cosa molto poco seria e ciò mi dispiace tanto. Data l'occasione mi domando; ma che ci stanno a fare le autorità comunali e provinciali sanitarie. I Carabinieri si sa non fanno più ronda né di giorno né di notte. Hanno solo da perseguire la mafia organizzata che sappiamo finita con il prefetto Mori. E ciò fanno comodamente negli uffici e locali per i quali non so chi paga affitti salatissimi, mentre di locali e di ambienti il Comune ce ne ha a non finire (persino Elettra Messana ha lasciato un signore appartamento magari per farci una biblioteca che non c'è, per non parlare delle Grisafi, ma lì un certo latinista i ha piazzato un po' di bambini per tirare a ampare). Mi chiedo inoltre: vero è che non so se dieci venti nostri spazzini li abbiamo regalati all'Iseda ma è anche vero che ho pubblicato un vecchio foglio del precedente sito del Comune (quello di ora è più bello ma è vacuo) ove vi è un organico di residuali 23 tra spazzini capi spazzini, dirigenti, elettricisti, manovali, LSU e personale a contratto. Davvero costoro non potrebbero due volte al giorno raccogliere almeno la monnezza che i cani sparpagliano. visto che si continua con l'insana idea di disseminare il paese di antigienici cassonetti?. Già, ma allora il sindaco con potrebbe prendersela più con questi sporcaccioni di miei compaesani che si divertono a sparpagliare la loro monnezza per le strade, come si faceva a dire il vero ai tempi miei, quelli antliluviani in cui ci sfamava la gnura Anniddra con la sua figliola Nena sordastrasta che si astuiava lu moccaru con le mani proprio quelle che prendevano poi li pagotti per infornarli. Caro Sindaco messana, ravvediti e prendi le dovute inzitative anche con qualche rischio come fa qualsiasi manager di una aqualsiasi azienda privata. Tu hai voluto stare all'apice di questa impresa comunale (la settima credo del circonario) e devi assumerti le tue responsabilità. Non farei nessuna obiezione se pretendessi ai sensi dl codice civle un'alta ricompensa. diceva San Paolo: chi veve per l'altare deve vivere dell'altare. I pruriti moralistici e sparagnini di gente miope intellettualmente, invidiosa per fallimento individuale, non mi impressionano. Calogero Taverna.

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