giovedì 2 aprile 2015

Con Totò Picone, quattro anni fa!


Carissimo Totò

 

credo che Canicattì ed i paesi circonvicini siano una grande hinterland sicana la cui capitale potrebbe essere proprio Canicattì.

Purtroppo v'è stata una imperdonabile incuria da parte delle autorità di settore agrigentine  e degli enti erogatori di fondi anche europei.

Invece di studiare il centro sicano autoctono si è iniziati con S. Angelo Muxaro per le connessioni con Kocalo e quindi con la Magna Gracia agrigentina, si è proseguiti con le tombe a tholos di Milena per i reperti di influenza micenea, con il girovagare di quello strambo ma geniale archeologo che fu negli anni '60 Adamesteanu (?), per finire con Castellana, teorizzatore di improbabili miniere di zolfo sicane in quel di Palma di Montechiaro. Si pensi che solo di recente, ma a Milena, si sono fatti scavi scientifici che hanno portato a datare certe ceramiche a dieci mila anni fa, sovvertendo tutte le datazioni, non solo quelle antiche di Diodoro Sicolo e di Tucidide, ma anche quelle supponenti dei sovrintendenti agrigentini.

C'è materia per dibattiti, scontri e soprattutto intriganti proposte televisive. La più ravvicinata potrebbe essere un dibattito propedeutico tra te, il sottoscritto e due validi studiosi canicattinesi quali l'Augello e la responsabile dell'archeoclub di Canicattì. Se presente, il Di Natale sarebbe oltremodo utile e gradito.

 

Passando ad altro, ti prego di dare uno sguardo al blog di Scimé ed alla mia corrispondenza. Un tuo commento su quel blog mi tornerebbe assai gradito.

 

Salutissimi

 
L

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