domenica 1 marzo 2015

Era il lontanto 2011. Non mi riconosco più. Oddio come sono cambiato!

Era il lontanto 2011. Non mi riconosco più. Oddio come sono cambiato!


mercoledì 28 dicembre 2011
Calogero Enrico Di Puma sommo pittore dell'indotto sognare e soffrire racalmutese ... (Calogero Taverna)

Calogero Taverna
L’umano pellegrinaggio, spesso scorata stasi, ispira ad Enrico di Puma ineffabili moti dell’anima che vanno a camuffarsi in superficie cromatiche, pudiche quanto accattivanti.
Non è menzogna quella di un olio o di un acquarello di Enrico ma non è neppure decifrabile confessione: Enrico nel suo vivere ha interne, desolate censure; può solo permettersi un riposo, una stasi appunto, per un gioco di colori, per un guardare ilare un fiore, un cespuglio, un arbusto, un segno, insomma un vago simbolo di quello che tutti dicono gioia creativa di un dio abitatore di nuvole, lontanissimo, non umano, in sintesi fattore della bella ed impalpabile natura, secondo il pretenzioso topos dei saccenti di ogni tempo.

Enrico Di Puma
Nacque furente la pittura di Enrico: le frustrate rabbie del vivere, quelle umiliate nella giovanile competizione, nelle inani intraprese del primo eros, esplosero davvero irruenti nel brandire spatole pittoriche; si frantumarono misterici equini, gallinacei pennuti e sbuffanti, immagini mostruose, ittiche allusioni, ferinità improbabili. Fu pittura somma. Peccato che si sia esaurita.
 Fu esordio di falsi preannunci; Van Gogh avresti detto; Ligabue, avresti contraddetto. Ma di Puma non era né l’uno né l’altro: solo arcane coincidenze come capita agli artisti indotti; e se v’è un pennello, un cavalletto, una tela, una tavolozza ed il genio pittorico erompe, eccoti il miracolo dei colori ora in arditi accostamenti, ora in contrasti loquaci, oppure in armonie suadenti, o in improperi esistenziali, ed eccoti l’arte, il bello, senza regole, ingenuo; naif diresti e sbagli.
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giovedì 26 gennaio 2012
" Piero Baiamonte: il pittore viola" di Calogero Taverna microstorico racalmutese

Calogero Taverna
di Calogero Taverna
Ombre fluttuanti che ai miei occhi appariste …. esordiva Goethe nel suo Faust. Quale giovinezza pretese Piero Baiamonte, varcato il semisecolare traguardo anagrafico, al concilio dei demoni per un ripristino della sua Vis nell’arte? non credo a Lucifero, forse a Baal, escludo Mammona … ma sicuro Eros. Allora eccoci a Michail Bulgakov, al Maestro e Margherita, dunque. E mi leggo, per mio solo intendimento: «Ivan studiò la situazione. Tre vie gli si aprivano davanti. La prima: … gettarsi contro quelle lampade e quegli oggettini bizzarri, spaccare tutto ed esprimere così la sua protesta …[ma] la prima via gli sembrò dubbia: magari in loro si sarebbe radicata l’idea che lui era un pazzo furioso. … una seconda: cominciare subito a parlare del consulente e di Ponzio Pilato però l’esperienza passata dimostrava che a quel racconto non prestavano fede, oppure lo interpretavano in modo svisato. Perciò Ivan rinunciò anche a questa via, e scelse la terza: chiudersi in un orgoglioso silenzio.» [O.C., Einaudi, 1967, pag. 83]. Ed a me davvero sembra che ad un tratto Pietro Baiamonte dette un taglio al passato.

Piero Baiamonte
Leggete le sue note biografiche e vi convincerete: «dopo un lungo percorso» ecco che «approda a un raffinato concetto di ¨nuovo figurativo¨» e cioè per «raggiungere un risultato inedito».
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domenica 4 marzo 2012
VOLTO PAGINA di Calogero Taverna
 Allo spirare della sera di questo sabato di marzo, avrò voglia di voltare pagina: altro stile ed altro tono nei miei interventi e nei miei commenti nel blog di Sergio (sempreché ovviamente reputi di ospitarmi).
Diomede dovrebbe cambiar tenda e non potrebbe più pensare o ripensare male di Racalmuto: come forse reciterebbe il Martorio “socco scrissi … scrissi”.
Io e Racalmutese Fiero amiamo non solo Racalmuto (quello vero e non quello dal toponimo sofisticato) ma soprattutto i concreti racalmutesi. E’ pur vero che questo non è stato percepito da tutti, ma pazienza.
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venerdì 10 febbraio 2012
"La burocrazia uccide la democrazia" di Calogero Taverna
 Caro genitore incazzato, a quanto pare, specie dopo Salemi, la nuova triade che subentrerebbe a quella di Diomede ed al palermitano. Sarebbe un bene? in certo senso, sì come ho avuto modo di scrivere. Ma io sono gramsciano; la burocrazia uccide la democrazia e secondo me anche il paese, visto che ce l'ho anche con Monti. Gli svantaggi,tanti, tanti, tanti, come ci dicono i politici navigati di Racalmuto. Ma nessuno di noi ha voglia di prestare loro fede.
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martedì 10 gennaio 2012
Calogero Taverna commenta il post del consigliere del PD Salvatore Sardo

Carissimo Sergio,
leggo con grandissima soddisfazione personale la lettera del dottore (per me, compagno) Totò Sardo. Finalmente! Finalmente - mi son detto - un'accusa vetero-comunista come Lui ed io siamo! E' da tempo che bofonchio ciceroneamente: usque tandem abutere .... Ho abborracciato a caldo un commentino solo apparentemente gentile, ma è caduto nel vuoto, non per censura certo: conosciamo tutti le propensioni moderate del direttore di Regalpetra libera, sicuramente per mia imperizia. Vado ora a memoria.
Caro presidente dottor Salvatore Sardo,
d'accordo, anzi molto di più. Era ora di suonare le nostre trombe rosse. Ma di' un pò: una dimissione in massa dei consiglieri comunali non sventerebbe il pericolo di uno scioglimento per infiltrazioni mafiose? Non si fa per le poche centinaie di euro, che poi - a dispetto del mio amico Sergio Scimé - sono poca cosa rispetto ai tanti rischi, anche d'indole patrimoniale, cui vanno incontro ingenuamente ed incautamente i nostri signori Consiglieri Comunali?
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mercoledì 7 marzo 2012
Dopo il commento di Taverna la risposta di Pippo Picone
 Caro dr. Calogero Taverna rispondo al tuo commento espresso nei miei confronti in occasione della mia pubblicazione il destino degli uomini. Hai laudato la mia vena narrativa e di ciò sono orgoglioso di questo giudizio manifestato da una persona intelligente, colta e preparata sulla cultura umanistica fondata nella conoscenza del latino e del greco il cui nostro DNA è della Magna Grecia nostri “maiorers natu” culturalmente.
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domenica 12 febbraio 2012
Auto recensione del romanzetto di 72 cartelle LA DONNA DEL MOSSAD di CALOGERO TAVERNA che mai qualcuno vorrà pubblicare

Questo è un romanzetto che si può leggere anche con una mano sola (direbbe Rousseau), ma mi si farebbe un grosso torto. Cosa voglio dimostrare
a) Contesto Sciascia che parla di Racalmuto quale isola nell'isola accanto all'isola uomo, all'isola famiglia e via di seguito. Un concetto raffinatissimo ma non persuasivo. Comunque io non lo condivido: Racalmuto invece scisto del mondo che tutto vi si riflette sia pure con un raggio pallidissimo, e da qui, come da ogni piccolo villaggio del mondo, si dipartono flebili ma veri, ma vivi, i singulti dell'umana sofferenza, dell'umano gioire, dell'umano redimersi. Un apologo? Guarda caso nella vicenda Sindona entrano - qualcuno da protagonista - il racalmutese Taverna, il racalmutese Sciascia, i racalmutese emigrati in Usa, i fratelli Macaluso, l'arciprete, la villa Macaluso, l'Interfinanza di Racalmuto, i costruttori racalmutesi dell'ambiguo villaggio di Lampedusa (ed io non so tutto).
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sabato 17 novembre 2012
Genitore di Racalmuto partecipa alle elezioni del nuovo consiglio d'Istituto. Si vota il 18 e il 19 novembre.

In altre scuole i genitori
ci mettono la faccia
Sei un genitore di Racalmuto?
Hai un figlio o una figlia che frequenta la scuola materna, la scuola elementare o la media di Racalmuto?
Pensi che la scuola per tuo figlio è importante?
Pensi che i genitori devono essere vicini alla scuola per migliorare la scuola stessa?
Pensi che votare è un gesto di partecipazione alla vita democratica?
Domenica 18 (dalle 8 alle 12) e lunedì 19 (dalle 8 alle 13:30), recati nel seggio scolastico, scegli due genitori candidati e vota. I genitori eletti svolgeranno il loro servizio gratuitamente.
Non è una poltrona !!!
Ci sono due liste:
LISTA N.1: motto "Scuola senza politica"
LISTA N.2: motto "Difendiamo la scuola dei nostri figli"
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mercoledì 14 novembre 2012
Racalmuto. I nomi dei genitori candidati al Consiglio d'Istituto "Gen. Macaluso"

Due liste. 8 genitori saranno eletti
(22 candidati)
LISTA N.1 (genitori)
Agrò Paolo, Amico Luigi, Falco Abramo Francesco, Falletti Luigi, Guarneri Vincenzo, Puma Calogero(inteso Lillo), Gaetano Scimè
LISTA n.2 (genitori)
Taverna Giuseppe, Matteliano Maria Giovanna, Giglia Calogero, Cipolla Giuseppina, Morreale Salvatore, Spalanca Giuseppe, Merulla Santa, Bello Giovanni, Faldetta Antonietta, Caravasso Antonio Domenico, Conti Francesco, Brucculeri Carmelo, Scibetta Bartolomeo, Adile Calogero, Borsellino Salvatore.
Il 18 e il 19 novembre si vota per il rinnovo del consigilo d'IstitutoComprensivo "Gen. Macaluso"
Le votazioni per il rinnovo del Consiglio di Istituto si svolgeranno nei giorni seguenti:
Giorno 18 Novembre 2012 dalle ore 8.00 alle ore 12.00
Giorno 19 Novembre 2012 dalle ore 8.00 alle ore 13.30
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sabato 14 aprile 2012
A Fra Diego La Matina (al secolo Peppe Guagliano)

Racalmutese fiero scrive:
Caro Frate Diego, al secolo Peppe Guagliano,
nel momento stesso in cui, in piazza, a Racalmuto, mi consegnavi l'articolo "Uniti nel silenzio", lo stesso era già stato pubblicato su Regalpetra Libera.Disattenzione? Può darsi. Mi rifiuto di credere che tu possa pensare che i furbi siano solo gli stanziali di Racalmuto.
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domenica 8 gennaio 2012
Il sogno "taverniano"

Chiedo ai signori consiglieri: può essere accordato un ridotto diritto di parola, o ha ragione il commissario ad esigere che con lui non sono consentite parole meno che sussiegosamente pitocche. Ho dovuto sbattere la porta ed andarmene denegando l’invito a rientrare ad un mio superiore sodale politico. Il quale, con mio disappunto ed in mia assenza, ha voluto scusarmi.
 Mi si dice che un so che finanziamento di due milioni di euro è stato dirottato per un progetto che il nostro ufficio tecnico penserebbe di fare strutturare ad un architetto alieno.
Non val la pena, allora, di pensare a proposte che ebbi a divulgare tempo fa con l’evanescente GILER?
Di che si tratta? Se avete pazienza eccovi l’ordito.
Il sogno “taverniano”
È presto detto: il recupero, la ristrutturazione, l’abbellimento del sotto Barona.

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