venerdì 2 gennaio 2015

il duomo di Cremona.


 
La Nostra Cattedrale
 
Scorcio della Cattedrale di Cremona
 
 
La Cattedrale di Cremona, chiesa-madre della Diocesi, è il frutto dell’amore dei cremonesi verso la loro Madre Celeste e i loro Santi Patroni.
 
 
Boccaccio Boccaccino - Annunciazione
 
Audi Filia,
et vide,
et inclina aurem tuam:
quia concupivit rex
speciem tuam.
 
 
 
 
 
Si può dire che essa è il risultato della sedimentazione degli stili artistici che ogni epoca ha generato, a partire dall’arte paleocristiana fino ai nostri giorni. La maestosa e al contempo serena architettura ci induce a concentrare il nostro sguardo interiore al Signore Gesù, raffigurato nel grandioso affresco del catino absidale come Pantocrator (colui che governa e riassume in se’ tutte le cose), attorniato dai Santi Patroni Imerio, Omobono, Marcellino e Pietro.
 
 

Boccaccio Boccaccino - Il Pantocrator

 

 

Qui sedes, Domine,

super cherubim

excita potentiam tuam
 et veni.
 
(Graduale della III domenica di Avvento)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tale visione è il culmine di un ideale itinerario catechistico per immagini (la biblia pauperum) che ha come punto di partenza il portale raffigurante i quattro grandi profeti dell’Antico Testamento recanti i cartigli annunzianti la venuta del Figlio di Dio sulla Terra.
Maestro dei Profeti - Il Profeta Isaia
 
 
Ecce Virgo concipiet
et pariet filium
et vocabitur nomen eius
Emmanuel.
 
(Communio della IV settimana di Avvento)
 
 
 
 
 
 
La storia della Salvezza si sviluppa poi con lo straordinario ciclo di affreschi delle pareti laterali che descrivono le tappe della vita di Maria e di Gesù.
 
Boccaccio Boccaccino - La Natività
 
 
Tui sunt caeli,
et tua est terra:
orbem terrarum,
et plenitudinem eius tu fundasti:
iustitia et iudicium praeparatio sedis tue.
 
(Offertorio della Messa del Giorno
della Solennità di Natale)
 
Altobello Melone - La strage degli innocenti
 

Innocentes pro Christo

infantes occisi sunt,
ab iniquo rege interfecti sunt:
ipsum sequuntur Agnum sine macula,
et dicunt semper: Gloria tibi Domine.
 
(Antifona dell’Ufficio
della festa dei SS. Innocenti)
 
 
 

Giulio Campi - Battesimo di Gesù

Benedictus qui venit
in nomine Domini:

benediximus vobis de domo Domini:

Deus Dominus, et illuxit nobis,

alleluia, alleluia.

 

(Offertorio della Festa del Battesimo del Signore)

 
Bernardino Campi - L'ingresso di Gesù in Gerusalemme
Pueri Hebraeorum,
portantes ramos olivarum,
obviaverunt Domino,
clamantes et dicentes:
Hosanna in excelsis.
 
(Antifona della
Domenica delle Palme)
 
Girolamo Romanino - Gesù davanti a Pilato
 
Popule meus, quid feci tibi?
Aut in quo contristavi te?
Responde mihi.
 
Ego propter te flagellavi Aegyptum
cum primogentis suis:
et tu me flagellatum tradidisti.
 
(Improperi del Venerdì Santo)
 
L’apogeo della gloria del Pantocrator ha come contraltare il colmo dell’abiezione del Messia crocifisso e deriso, potentemente rappresentato nel grande affresco del Pordenone posto in controfacciata.
Pordenone - Crocifissione
 
 
 
 
 
Christus factus est pro nobis obœdiens
usque ad mortem,
mortem autem crucis.
 
(Graduale del venerdì santo).
 
 
 
 
 
 
Un nascosto richiamo al Signore Crocifisso è  anche nella pianta a croce latina della Chiesa: leggiamo quanto ha scritto il curatore dei rilievi effettuati nel 1954: “Studiando la pianta s’impone tosto una caratteristica particolare: la dissimmetria delle masse murarie, la quale forse fu volutamente introdotta dagli architetti della Cattedrale e che certamente contribuisce alla sorprendente acusticità dell’edificio […] La pianta poi, appunto per la dissimmetria suddetta, ha un tono religiosamente mesto che Planimetria della Cattedrale di Cremonacommuove chi la osserva.
Tipica l’inclinazione della piccola abside della cappella eucaristica [quella di destra, NdC]: richiamo accorato, simbolico, a ciò che scrive un testimone oculare della morte di Gesù in croce:…et inclinato capite tradidit spiritum. (Gv XIX,30)” (P. Macchiavelli, 12/05/54)
 
Tenebrae factae sunt,
dum crucifixissent Jesum Judaei,
et circa horam nonam exclamavit Jesus voce magna:
Deus meus, ut quid me dereliquisti?
Et inclinato capite emisit Spiritum.
 
(Responsorio del Venerdì Santo)
 
 
 
Il sacrificio del Signore sarebbe stato vano, se Egli non fosse risorto dopo tre giorni dai morti: questo la Chiesa proclama incessantemente da duemila anni: Surrexit Dominus vere!
 
Bernardino Gatti - Resurrezione
 
 
 
Resurrexi,
et adhuc tecum sum, alleluia:
posuisti super me manum tuam, alleluia:
mirabilis facta est scientia tua,
alleluia, alleluia.
 
(Introito della Messa del Giorno
della Solennità di Pasqua)

 
Giuseppe Diotti - Apparizione degli angeli agli Apostoli all'Ascensione del SignoreViri Galilaei,
quid admiramini
aspicientes in caelum? Alleluia:
quemadmodum vidistis eum ascendentem in caelum,
ita veniet,
alleluia, alleluia, alleluia,
 
(Introito della Solennità dell’Ascensione)
La Resurrezione del Signore è la primizia del nostro stato futuro, primizia che è stata accordata per Grazia singolarissima alla Sua - e nostra - Madre con l’Assunzione in Cielo in corpo ed anima. Ed è proprio a S. Maria Assunta che la nostra Cattedrale è stata dedicata, anticipando così di qualche secolo la proclamazione del dogma da parte di Pio XII!
 
clicca per leggere la storia del dipinto!
 
Bernardino Gatti - Assunzione di Maria
 
Assumpta est Maria in caelum:
Gaudent angeli,
Laudantes benedicunt Dominum,
Alleluia.
 
(Solennità dell’Assunzione)
 
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