giovedì 8 gennaio 2015

GOYA

GOYA
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VEDO LA RAGIONE, DA AMBO LE PARTI, ABBANDONARSI  AL SONNO



Il sonno della ragione genera mostri
 
Il sonno della ragione genera mostri è il titolo di una famosa opera di un pittore spagnolo del Settecento il cui nome è Francisco Goya. Egli invitava, con questa, alla riflessione sul male che incombeva sulla società dei suoi tempi ed è ancora oggi la più esemplare opera che esprime l’importanza della ragione umana e raffigura il male che minaccia chi la abbandona.
Anche il titolo all’opera è diventato famoso per la sua spinta alla riflessione e all’uso della ragione, la quale rappresenta la vera essenza dell’uomo, in quanto lo distingue dagli altri esseri viventi.
Tuttavia, mentre l’organismo è sempre in funzione a prescindere dalla propria volontà, la ragione invece subisce le decisioni e i pensieri della mente.
C’è quindi chi decide di “lasciar dormire tranquillamente” la propria, abbandonandola e vivendo in balia dei propri istinti, senza considerare il bene e il male di ciò che fa.
Questa scelta genera dei “mostri”, pericolosi sia per l’individuo che per la società in cui vive.
Uno dei più grandi che l’uomo abbia mai creato è stato, secondo me, il nazismo, causato appunto dall’abbandono della ragione che, in questo caso, ha dato vita alla forma più brutale di intolleranza che la storia abbia mai conosciuto, per di più pensata e creata con la convinzione di realizzare un’opera di bene nell’interesse di tutta l’umanità.
Come era intenzione, ciò ha interessato tutta l’umanità ma negativamente, così da rendere colpevole quasi tutto il mondo della vera e propria distruzione, ingiustamente, di un popolo innocente: gli Ebrei.
Così come questo, tanti altri “mostri” sono stati generati e vengono generati tutt’oggi, rendendo la società sempre peggiore. I più grandi mali di oggi credo che siano le sanguinose guerre che si svolgono ormai quasi ovunque, alcune più note grazie all’informazione e altre invece dimenticate, ma tutte ugualmente terribili. Sarebbe possibile sconfiggerle se tutti gli uomini unissero la forza della propria ragione e abbandonassero invece quella delle armi.
La ragione è il tesoro dell’uomo, è la sua forza, la “materia prima” su cui si fonda la sua vita, anche se spesso egli non se ne rende conto e la lascia indietro. Tuttavia non possiamo vivere abbandonati ai nostri istinti, perché l’uomo è uomo e non animale, e senza la ragione egli stesso diventerebbe un mostro capace di uccidere e distruggere ogni cosa e di creare altri mostri peggiori di lui, come già in passato è accaduto e continua ad accadere.
La ragione e la storia devono servire da aiuto ed insegnamento per migliorare il mondo in cui viviamo, in vista di un futuro che possa essere ancora migliore.
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