sabato 13 dicembre 2014

Io e l'America


Lillo Taverna Io e mia cugina che tanto ci stimiamo - ed ella è una donna eccezionale - abbiamo contrapposte visioni patriottiche. Diciamo io sono un antipatriottico di destra, lei è una patriota di sinistra. Tre cose mi colpirono dell'America in un lontano viaggio del 1980: il feroce razzismo antisionista di una certa BUFFALO-BENE, l'irridente statua della libertà di fronte ad una famigerata isola ove selezionavano i miei fratelli siciliani che cercavano lavoro e libertà come se fossero prodotti agricoli dal cui inquinamento salvaguardare la loro terra, proprio quela biblica eletta dal Signore, la insopportabilità che qualche nazione potesse superare la grande America (all'epoca bastonava l'America ben bene il Giappone; Beethlem a Buffalo una macerie industriale). Se il loro Presidente piangeva loro lo cacciavano via a randellate: un presidente d'America non piange mai. L'America non lo consente. In fin dei conti se non sei tre B (lo dico in italiano: biondo anglosassone e protestante) non sei vero americano: solo un parvenu tollerato se ti sei elevato. (POI UN OCEANO DI POSITIVITA'; ma quelle sono note a tutti).

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