lunedì 6 ottobre 2014

Ma visto che siamo in argomento, vogliamo fare un po' di chiarezza anche su Acuerinto o Acuarinti o SPQR che dir si voglia? Ci vogliamo chiedere perché mai prima di iniziare questa che si annuncia una sua tribolata sindacatura Emilio dà subito udienza, lui che in questo è alquanto indolente, a questi signori che gestiscono l'ecatombe del nostro Mare Nostrum? Non certo farsi battere le mani dal Manuel Romano! E allora? Mi piacerebbe sapere se basta essere la nuora di un novello campione dell'antimafia per divenire l'eterna direttrice assente del F. Martini. O si arrabbia il parvus belans pastor?

Sua figlia è sposata con Alessandro Alfano, fratello del ministro dell’Interno Angelino: “Non sono stato scelto dal capo del Viminale, ma dalla Confederazione Misericordie per le mie qualità personali, umane, professionali e intellettive. E anche perché sono un lampedusano doc”. E il ministro? “A lui che interessa? Io ho rapporti con il prefetto Morcone e col mio prefetto che è il dottor Diomede”. Il primo è Mario Morcone, da giugno capo del dipartimento Immigrazione del Viminale, il secondo, Nicola Diomede, dirige invece la Prefettura di Agrigento, persone a stretto contatto con il fratello del genero di Montana. Ma lui tiene botta: “Sono idoneo a dirigere in questo lembo di terra, che è l’ultimo d’Europa, una struttura così importante come il Cpsa” . (da Il Fatto Quotidiano).
Adesso apprendiamo che il suocero di Alfano jr rinuncia a dirigere il Cpsa dopo l’articolo del Fatto Quotidiano.
Lorenzo Montana, suocero del fratello del ministro dell'Interno, annuncia di avere rinunciato a dirigere il Cpsa dell'isola. "Preferisco evitare strumentalizzazioni".
Ergo, il Montana, inizialmente, secondo una sua poco credibile versione dei fatti, per dirigere il centro per immigrati di Lampedusa non e' stato scelto dal ministro competente (?), Angelino Alfano, fratello del genero, ma come sostiene lui e' stato scelto dalla Misericordie, la società cioè che è risultata affidataria, a trattativa privata, della ben remunerata gestione del centro di Lampedusa!
Peccato che subito dopo questa sua pubblica dichiarazione  è stato sgamato e sbugiardato!
E sono stati proprio i responsabili  delle Misericordie ad affermare ufficialmente : "mai indicato Montana come direttore del centro". Probabilmente il povero Montana, non se l’aspettava una tale cocente smentita!
In cuor suo forse aveva pensato, giustamente aggiungiamo noi che, se  Nicola Diomede, già viceprefetto di Agrigento diventa prefetto è perché gode della fiducia del Ministro Alfano, fratello di suo genero.
Se poi Sua Eccellenza, sempre per una questione di fiducia, chiama il Montana a gestire il centro di Lampedusa, che c’è di male?
Forse più di qualcuno avrà pensato che il neo prefetto di Agrigento, per una questione anche di sua personale gratitudine nei confronti di chi l’ha nominato prefetto, ha sentito il dovere di effettuare questa scelta,  quasi obbligata.
Ma lasciamoli parlare questi invidiosi!
 Anche se, se non sbaglio,  c’era una volta in Italia ed in Sicilia una legge che prevedeva che, per affidare dei servizi i cui importi superano i 40 mila euro complessivi, si deve far ricorso all’asta pubblica e non alla trattativa privata.
Nel caso nostro, trattandosi di un centro che può ospitare più di 500 immigrati, riteniamo che si tratti di un servizio il cui importo è di svariati milioni di euro e forse la legge, in questi casi,  prevede proprio l’asta pubblica.
Ma ne siamo certi che  il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, può fare questo e tanto altro ancora!
Come del resto capita con la gestione dei rifiuti, assicurata nell’Agrigentino,  per centinaia di milioni di euro sempre alle stesse ditte, la SAP, l’ISEDA, la PROGEO e la SEAP, quest’ultima di proprietà del compare d’anello, sempre del ministro, Angelino Alfano.
Il tutto avviene, ovviamente, senza far ricorso alla tanto vituperata asta pubblica!
Ma questa è un’altra storia che dura  da 7 anni a questa parte.
Le uniche gare che conosciamo in provincia di Agrigento, sono quelle sportive.
Di gare d’appalto ad evidenza pubblica,  per gestire rifiuti o centri di accoglienza, manco a parlarne.
Infatti da noi pullulano per le strade  immigrati e rifiuti a go go.
Così tra emergenza rifiuti ed emergenza immigrati,  con o senza gara, compari e suoceri, in un modo o nell’altro,  riescono sempre a raggranellare qualcosa di consistente.
E poi c’è tutto il resto:  la gestione di 80 miliardi di euro di beni confiscati alle mafie affidati ad un altro grande amico di Alfano, l’ex prefetto di Agrigento e di Palermo,  il campano Umberto Postiglione.
Così il collega di studio della moglie di Alfano e suo tutor all’Università, Andrea Gemma, può tranquillamente gestire il miliardo e duecento milioni di beni confiscati alla Valtur e quant’altro gli può affidare quest’altro prefetto di fresca nomina, il già citato Postiglione.
Ad Agrigento quest’altra ‘Eccellenza’  ha brillato per avere consentito una controversa privatizzazione dei servizi idrici, a favore di una società, Girgenti Acque, il cui azionista di maggioranza e presidente, Marco Campione, oltre ad essere condannato in via definitiva per truffa e falso è un plurinquisito, anche per reati di mafia.
Immaginiamo adesso che il prefetto Postiglione saprà come gestire gli 80 miliardi che sono a disposizione dell’Agenzia che adesso presiede,  per volere sempre di Alfano Angelino, fratello di Alessandro.
Lo stesso Alessandro, genero del Montana,  come è risaputo ricopre  adesso la prestigiosa carica di  dirigente nazionale delle Poste, grazie ai suoi discutibili titoli di merito ed accademici  che,  comunque,  gli consentono di guadagnare 200 mila euro l’anno.
Tra compari che si occupano di rifiuti, fratelli di poste, mogli di numerosissimi affari legali, compagni d’università di beni confiscati, il nostro Angelino agrigentino e nazionale cresce sempre di più ed arriva sempre più in alto.
Ed a noi non ci può far altro che piacere, a scanso di equivoci ed invidie varie!
Del resto, finché riesce a farla franca che c’è di male!
Il nostro ministro agrigentino (e guai a chi ce lo tocca!), è semplicemente ossequiente ai principi sapientemente espressi dal  ‘grande’ senatore, il  berlusconiano Antonio Razzi quando a telecamere nascoste rivolto ad un suo collega diceva : ‘’fatti furbo, fatti i cazzi tuoi!”.
E’ bella l’arte, come si suole dire, anche l’arte di far politica, clientele ed affari;  finché riesce!
Poi, in fin dei conti  per evitare di far parlare troppo quei rompiscatole dei giornali,  non irreggimentati, quali sono in questo momento  Il Fatto Quotidiano, L’Espresso, La Repubblica od anche più modestamente qualche giornale on-line siciliano, qual è Link Sicilia,  è necessario semplicemente  ignorare,  tacere e/o querelare per far finire tutto in sordina;  a coda di sorcio, avrebbe esclamato il mio concittadino Leonardo Sciascia.
Tanto poi la gente scorda tutto! Uocchiu ca nun vidi, cori ca nun doli!
Avete capito la lezione?
Così si fa.
Finché  si agisce di nascosto e gli organi di controllo ed anche quelli giudiziari  ti agevolano il cammino, in Italia  si può anche  scalare il  colle romano più alto, il Quirinale. Purtroppo è la sua giovane età che lo frega, altrimenti, ne siamo certi,  già Angelino  Alfano avrebbe occupato tranquillamente  il posto di Napolitano.
E’ bravo il nostro ragazzo!  Col suo Centrodestra di Sinistra!  Da buon discepolo di Berlusconi,  sa fare miracoli!
Salvatore  PetrottoMa visto che siamo in argomento, vogliamo fare un po' di chiarezza anche su Acuerinto o Acuarinti o SPQR che dir si voglia? Ci vogliamo chiedere perché mai prima di iniziare questa che si annuncia una sua tribolata sindacatura Emilio dà subito udienza, lui che in questo è alquanto indolente, a questi signori che gestiscono l'ecatombe del nostro Mare Nostrum? Non certo farsi battere le mani dal Manuel Romano! E allora? Mi piacerebbe sapere se basta essere la nuora di un novello campione dell'antimafia per divenire l'eterna direttrice assente del F. Martini. O si arrabbia il parvus belans pastor?

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