martedì 16 settembre 2014

ANTONIO GIUDICE fu un grandissimo anche se bizzarro genio favarese: compose in lingua siciliana l'EDIPU RE ispirandosi alla incommensurabile tragedia di Sofocle. Favara dovrebbe scoprire, celebrare, mettere in scena quel grande capolavoro di un suo pur infelice figlio. Sarei felice di mettere a disposizione di qualche centro culturale favarese la copia dattiloscritta di quella tragedia che dalla lingua dei nostri padri della Magnagrecia si trasferirebbe ora in quella pur essa altamente poetica dei giorni nostri quale ancora si riesce a godere nelle strade di questi nostro grossi agglomerati umani che chiamano paesi-

ANTONIO GIUDICE fu un grandissimo anche se bizzarro genio favarese: compose in lingua siciliana l'EDIPU RE ispirandosi alla incommensurabile tragedia di Sofocle. Favara dovrebbe scoprire, celebrare, mettere in scena quel grande capolavoro di un  suo pur infelice figlio. Sarei felice di mettere a disposizione di qualche centro culturale favarese la copia dattiloscritta di quella tragedia  che dalla lingua dei nostri padri della Magnagrecia si trasferirebbe ora in quella pur essa altamente poetica dei giorni nostri quale ancora si riesce a godere nelle strade di questi nostro grossi agglomerati umani che chiamano paesi- 


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