sabato 23 agosto 2014

minime de proximo iudicandum

MAI DARE PERLE AI PORCI.....
  • Lillo Taverna La locuzione latina margaritas ante porcos (lett. perle ai porci) è tratta dal Vangelo secondo Matteo (7, 6).

    La frase s'inserisce in un lungo elenco di raccomandazioni ed esortazioni che Cristo fa ai suoi discepoli dopo il celebre discorso della mont
    agna. A loro dice: "Nolite dare sanctum canibus, neque mittatis margaritas vestras ante porcos, ne forte conculcent eas pedibus suis, et conversi dirumpant vos", ossia: "Non date ciò che è santo ai cani e non gettate le vostre perle ai porci, perché non le calpestino e, rivoltandosi, vi sbranino".

    L'invito è quello di non sprecare le cose di valore, materiali o no, dandole a chi non è in grado di apprezzarle.

    Questo loghion apparteneva in origine a quella fazione giudaizzante (evolutasi negli ebioniti) che nella proto-comunità cristiana considerava il messaggio evangelico come riservato ai soli ebrei, di nascita o per conversione. Nel linguaggio politico del I secolo, infatti, "cani" e "porci" sono i pagani, entrambi gli animali essendo considerati come particolarmente impuri dalla traduzione giudaica. Ovviamente, l'invito a non dare ciò che è sacro (le perle della Torah) ai pagani impuri, che non saprebbero cosa farne e si limiterebbero a insudiciarlo, ha una forte valenza polemica, ed è palesemente in netto contrasto con le tesi della fazione "paolina", cioè quella che avrebbe rapidamente prevalso dopo la distruzione del Tempio (70 d.C.).
  • Lillo Taverna Incominciamo col dire che Matteo era stato banchiere come anch'io in fin dei conti sono stato. Quindi non aveva voglia di sprecare i risparmi, gli investimenti in beni di rifugio e le perle se vere anche oggi sono beni di rifugio. Ma mi piace leggere ad alta voce l'intero passo dell'ex esattore Matteo: Minime de proximo iudicandum [e già qui per le donne si mette male anche se visionarie mariane]. Nolite iudicare , ut non iudicemini. In quo enim iudicio iudicaveritis, iudicabimini: et in qua mensura mensi fueritis, remetietur vobis. Quid autem vides festucam in oculo fratris tui: et trabem in oculo tuo non vides? Aut quomodo dicis fratri tuo: Sine eiiciam festucam de oculo tuo, et ecce trabs est in oculo tuo? Hypocrita, eiice primum traben de oculo tuo, et nunc videbis eiicere festucam de oculo fratris tui. Nolite dare sanctum canibus; neque mittatis margaritas vestras ante porcos, ne forte conculcent eas pedibus suis, et conversi dirumpant vos.

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