lunedì 14 luglio 2014

una mia lettera "amena" all'ergastolano ostativo, il mio caro amico Alfredo Sole

Il ritorno di Alfredo




Di Calogero Taverna (da Santa Lucia di Fiamignano)

La lettera
Dopo parecchio tempo ho il piacere e la gioia di rileggerti. Tra due che amano celiare chissà cosa riescono a sbirciare i tuoi censori. Che dopo il tuo intervento su Articolo 21 non so quanto stiano tranquilli. Il tuo articolo ha fatto scalpore là dove la gente conta. A Racalmuto sei stato riscoporto (dal lato buono) e fingendo di essere loro a ridestare interesse positivo su di te scrivono e commentano su Malgradotutto e su Regalpetra libera, magari suscitando in me qualche moto di stizza. Ma questo ti giova e tuttu bbonu e binidittu. Ancora però non scrivi un altro articolo sul giornale on line di Giulietti-Fulfaro. Datti da fare perchè il ferro si batte finché è caldo. Non so se gli altri miei libri e l'altro CD li hai ricevuti. Sono curioso di sapere che fine hanno fatto le prelibatezze di Capitano che ti ho inviato il 24 settembre scorso.
Sto leggendo un bel romanzo di Tanu Savatteri, GLI UOMINI CHE NON SI VOLTANO, del 2006. Mi era sfuggito. E' bello, intimista, autocritico. Merita più successo di quello che mi pare abbia.Oltre alla citazione di taluni versi di OSSI DI SEPPIA di Eugenio Montale, da cui trae il titolo, ricorre pure a questa citazione sofoclea "Il potere, per chi del potere ha cura, non si può in alcun modo trasgredire". O è tanto sottile per cui il mio vecchio cervello non capta oppure è spocchia insensa per il tema del libro. Citando l'Antigone di Sofocle, Tanu rischia troppo. Chissà cosa saresti capace tu di sbertucciare! In ogni caso Tanu oggi è alle prese con un film che mi pare stia girando un regista emergente Colapresti (se non sbaglio) con quella gran femmina della Bellucci (anche se forse un tantinello attempatella) e credo che riciccia il libro dei c.d. Ragazzi di Regalpetra di cui tu sei non so se protagonista, antagonista, l'uomo che visse due volte etc.etc.
Ti abbraccio paternarmente Calogero Taverna.

La risposta
Credo che i dolci di Capitano abbiano fatto la fine che prevedevo. In una precedente lettera ti avevo scritto che il pacco neanche lo avrebbero ritirato dalla Posta in quanto il mittente sconosciuto, cioè non è un mio familiare. Mi dispiace non aver potuto gustarmi le prelibatezze di Capitano. A quanto pare, scontare una pena non è solo la perdita della libertà, ma è anche la perdita di sapori, di profumi della propria terra. Invece, i tuoi libri li ho ricevuti e anche il cd solo che quest'ultimo è andato a fare compagnia all'altro che mi avevi inviato, cioè in magazzino insieme ad altro mio materiale per computer.
Ho appena finito di scrivere un altro articolo per il giornale on-line articolo 21. Stasera lo invierò ad Angela, lo batterà al computer e lo spedirà al sito.
A Racalmuto sono stato riscoperto (dal lato buono) suscitando commenti su Malgradotutto e su Regalpetra libera? Basta che discutano su ciò che sono oggi e non su ciò che sono stato... Non sapevo che Tanu fosse alle prese con un film, devo ancora scrivergli per ringraziarlo di essersi dato da fare per la storia del computer. In ogni caso, se il film è tratto dai “Ragazzi di Regalpetra”, non posso che esserne un protagonista in negativo, purtroppo. Ma è la storia, non posso farci nulla. Quanto alla Bellucci, è una gran bella e brava attrice, darà più valore al film.
Un abbraccio
Alfredo

Alfredo Sole
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