venerdì 13 giugno 2014

Otto anni a Roma per un applauso ad Emilio

Volevo appiccicarmi all'inutile diario del sindaco navigante ma poi mi sono detto: mi potrebbe denunciare per vilipendio alle istituzioni. Mi limito qui a farne una velocissima sintesi. Vanno in due o tre all'Ato e si sentono dire: dacci ancora altre 750 mila euro e interessi more ritardati pagamenti e dell'altro ancora. Insomma riceviti gli atti per fare sborsare ai tuoi cari vessati cittadini altro milione di euro. E i nostri pietosi rappresentanti, chiedono scusa e tornano a casa. Loro le tasse non le pagano. Per il resto chi va a Palermo, forse una raccomandazione per diventare giornalista l'avrà, chi si mette a contare le sedie fuori della fitta rete di bar. Oltre alla salatissima tassa sulla  monnezza anche altre tasse per occupazione del suolo pubblico si beccheranno. Un  INGEGNere PER COSTATARE CHE AL CIMITERO CHIUDONO ALLE QUATTRO. Un ex revisore è alle prese con un dubbio Amletico: lo faccio o non lo faccio questo bilancio?
Tutto qua signori paesani miei che mi date del disfattista perché non batto le mani al vostro novello padroncino da cui vi aspettate qualche favore specie se lo applaudite magari da Roma ottonnale.

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