lunedì 26 maggio 2014

Messana Sindaco

Caro sindaco Messana, voglio buttare giù queste mie frettolose note prima che gli eventi del paese della falsa ragione mi sommergano. Questo pomeriggio, prevedibilissimo, per te sarà un trionfo.
 
 Arrafferai oltre 2000 voti. Quasi certo.
 
I tuoi queruli contendenti, in parte già ritiratisi, hanno solo da tornare a piangere in sagrestia o nelle cliniche o nella canicattinese distratta agenzia delle entrate o nel nulla da cui sono usciti per ordine di una lontana e meneghina cinque stelle o magari nell'acquistato castello medievale - dice lui - dai "legittimi proprietari".
 

Mi manderai subito una nota di scherno: altro che sesto tra cotanto senno: primo (tra cotanto squallore, avrei voglia di aggiungere).
 
 Altro che barca allo sbando per avere cacciato dei rematori nerboruti. Il biondo si è evaporato, sempreverde forse saprà appena fare eleggere suo fratello tra i cinque improbabili oppositori.
 
Il truce uomo del Nord Africa difficilmente potrà portare il figlio a sala Matrona, il Meli non darà lustro alla bella figliola, l'uomo libero di una oceanica regalpetra tante ferite dovrà leccarsi, i dioscuri della passata gestione rossa hanno dovuto inchinarsi al tuo astuto realismo
 
 e mi dirai pure: le maschere di impresentabili volti guarda che successo hanno avuto con me  e per me.
 
 
Ma è stato proprio con te e per te o perché la insopprimibile anima moderata di questo grande Paese si è risvegliata in tutta Italia all'improvviso ieri pomeriggio ed ha ridicolizzato profeti e grilli canterini, sondaggisti e menti pensanti, professoresse di inutili culture e presuntuosetti pedagoghi di vagula provenienza?
 
Non mi degnerai manno di uno dei tuoi serafici sorrisi- "Ora vai a trovare il pelo nell'uovo", mi dirai. E mi dirai: "tutto questo si deve alla mia volpina astuzia consociativa. Ho scelto ed ho scelto bene". Ti contesto: Hai aggregato ruderi socialisti, inquisiti democristi, ballarini alfaniani, imobiliaristi pluri investigati, renziani dalle pecore d'oro, architetti tuttofare, precari qui e stabili là e insomma una bella quadriglia.
 
Ti sei bene inciuciato insomma. Non capirai che non hai vinto per costoro ma per l'onda lunga moderata.
 
Ma sarai convinto  del contrario.
Già da domani ti metterai al tavolo delle dispense; un perdono qua un affidamento là un sgarro qui una parcella là un consenso qui una sovraffatturazione anzi tante sovraffatturazioni là.
 
Penso a quel che si disse e che cioè certa volpina gente ti ha promesso voti tranfughi e tu avresti accettato.  Cribbio! se costui passerà alla nuova cassa delle dirigenze perenni e se non otterrà da te quello che abilmente ha sempre ottenuto da tanti nel passato remoto nel trapassato prossimo e che incasserà nel futuro anteriore. Uomo di tutte le stagioni? no! dirigente di tutte le stagioni.
 
E soprattutto non infierirai sui tuoi sconfitti colleghi canterini. Non temano: sarai più indulgente tu, con tutta la signorilità  che tutti ti riconosciamo, che non i loro più o meno baffuti accoliti. 
 

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