martedì 8 aprile 2014

Oh,miei cari smemorati savonarola racalmutesi ...non ci rompete i timpani!

Infatti anche a me le intemerate fanno solo ridere. Va a finire che davvero prendo i miei tabulati dell'AIMA e li rendo di pubblica ragione. Alle volte mi vien da ridere alle volte mi vien da piangere: sento dei savonarola a dire il vero alquanto loquaci oltre le righe scordarsi del loro passato e volere filosofare con giochetti del tipo post hoc propter hoc. Si sì è sicuri che Racalmuto nell'ultimo quindicennio era infiltrato mafioso perché l'ha detto una ministra che ben fa Petrotto a dire: pensi a suo figlio. Si dimentica che se mafia vi fu a Racalmuto questa imperversava proprio quando loro bighellonano socialisticamente in sala Matrona. Coscienza tranquilla figlia di cattiva memoria.;un classico . Vengo sia pure per vie tortuose coinvolto nella nuova compagine che è solo civica perché questa strada impone la nuova legge comunale. Sono io responsabile delle locali infiltrazioni mafiose? ho io un programma vacuo fatuo, loquace? Non sono un uomo del PD? Vengano a confrontarsi questi truculenti moralisti smemorati? Li concimo per le feste. L'avvocato Emilio Messana ha mai avuto a che fare con malae gestiones racalmutesi? mai! L'essere segretario del PD agrigentino fu davvero per lui uno strapotere  dissennato? A me non risulta. Affermarlo mi appare solo calunnia o imbecillità. E' uomo saggio, assennato, intemerato, capace di costringere l'arrogante prefettura e i suoi accoliti agrigentini alla massima deferenza? Mi pare di sì. E Racalmuto ha ora bisogno di un uomo rispettabile senza rispetti ambigui tassaioli, acquaioli , giudiziari, cancelleristici. Qui in gioco è il futuro amministrativo di Racalmuto, non il Domani Etico, non il domani del ritorno dei declassati galantuomini. Non si tratta di una lotta politica ma di una svolta nella mala gestione del paese o meglio del risollevamento dalla necrosi che un triennio di insano commissariamento ha sfracellato il paese. E chi meglio di Emilio Messana? E ricordiamocelo, la nuova legge comunale prevede una gestione apicale unipersonale, quella del SINDACO. E questa non è sottigliezza formale. E la chiave di volta per la debita  lettura democratica, assennata, logica e progressista di questa chiamata al voto dei veri e non piazzaioli racalmutesi.

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