lunedì 31 marzo 2014

Quando morì Pietro D'Asaro?

In Matrice di Racalmuto esisteva un bel quinterno ove erano annotati tutti i preti diaconi e chierici (sposati o meno) che erano morti a Racalmuto dal 1545 sino ai nostri giorni, o meglio sino alla morte dell'arciprete Puma. L'arciprete Puma non vi è annotato perché il subentrante monsignor Diego Martorana non ne sapeva nulla e quindi non ha provveduto. In febbraio del 2014 abbiamo cercato quel volume insieme all'arciprete, ma niente. Noi avevamo a  suo tempo proceduto alla scannerizzazione di prezioso registro e ovviamente lo mettiamo a disposizione di chi ce lo volesse chiedere. Ampia la titolazione del registro in A3. Ne parla la Demma nella sua introduzione alla mostra su Pietro D'Asaro. Eccone nella nota 34 l'appunto della studiosa:




Trascrizione impeccabile meno un paio di volte ove il corretto genitivo "ae" si volge in "e" e in più la Demma mostra di avere sotto mano l'originale per cui anche certe parti che nella nostra copia sono illeggibili per la studiosa non vi sono problemi.
Questa la copia del foglio originale:




Al n. 61 della colonna 3 troviamo infatti l'annotazione del decesso del grande pittore come qui ben si vede:


 
 
 
E l'atto di morte? Scrive la Demma: " Non esiste un atto di morte". Non fondato, l'atto di morte esisteva e senza dubbio vi era indicata la chiesa della sepoltura. Ma come per altri documenti, il registro di quel tempo è andato smarrito. Qualcuno se l'è portato a casa e non l'ha più restituito. Noi che abbiamo fotografato tutto l'archivio parrocchiale vediamo infatti che v'è un bel salto nel continuum dei libri mortuorum. Manca il decennio al 1638 al 1648
 
 
 
 
Sospettiamo per l'abate Acquista che invero a proposito dell'atto di nascita di Marco Antonio Alaimo si limitò - pensiamo - a strappare il solo foglio che gli interessava per il suo libretto n difesa della origine racalmutese del grande medico secentesco. 
 

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