sabato 14 dicembre 2013

Io mi confesso dinanzi a voi miei giudici ... mperinenti

Faccio le mie confessioni. Le confessioni di Liddru Taverna:  di un peccatore che non crede nel peccato, di un laico assolutamente non cedente che ama fare il clericale, di un vetero comunista viscerale  che si sollazza con  ALSO SPRACH Zarathustra, che giunto all'occaso della sua vita, si atteggia anche a vispo giovinetto, che non teme censure.
Giunto da una reietta Bankitalia in uno strano organismo libertario  del FISCO si è messo prima a sanzionare il suo ex Istituto, quindi a rompere la minchia a ministri e generali della finanza. un ubbriacone - ma molo bravo - fatto ministro credette di
censurarmi.
Non ero suo  dipendente, quindi a quel richiamo ho fatto un quadretto e l'ho appeso sotto il Crucifisso che nelle stanze dell'ormai chiuso Minfinanze persisteva ancora.

Fino al 1975, dovetti vedermela con una depressione. Ma dopo il 75° anno, passai, essendo bipolare, alla fase euforica. Ho scoperto questa stronzata di FB  e mi sono scatenato: sono diventato grafomane e mi atteggio anche a irrefrenabile polemista.
Al mio paese, credendo di avere a che fare con una di quelle anime pitocche che l'anno sinora iugulato.
Costoro credono di potermi redarguire;  vi sono di quelli che addirittura si spingono all'insolenza. Tendono a minacciarmi che se non me ne sto buono non mi eleggono. Diu nni scansa e libbera. A mia moglie verrebbe lu santomu fulminante. Dice che Roma è meglio d Racalmuto.
Oggi uno spirito balzano ha creduto di potermi ammonire: scherza coi fanti, e lascia stare i santi. E chi sarebbero questi santi? Padre Elia Lauricella (che tentarono di beatificare, ma non capirono che senza cento milioni di vecchie lire (allora) il vaticano ma manco ti caca; l'altro a dirlo santo si commette peccato. Di patri Cipuddra ancora si va dicendo: unni c'è scurui e fuddra ddruoccu c'è patri Cipuddra, volendo indicare un maneggione proteso alle filibusterie parabancarie. Di entrambi preciserò perché non li riverisco.
 Come escatollo di queste mie confessioni mi posso fermare qui. A dopo.

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