mercoledì 11 dicembre 2013

Ci si azzecca .... ci si azzecca ...

Ci si azzecca ... ci si azzecca.  Basta ora leggere il tono stupidamente risentito di gran belle signore. Quando andavo a fare ispezioni se non ci andavo con "spirito maligno" facevo cilecca, rubavo i soldi alla Banca d'Italia (e non erano pochi, io nCi si azzecca ... ci si azzecca.  Basta ora leggere il tono stupidamente risentito di gran belle signore. Quando andavo a fare ispezioni se non ci andavo con "spirito maligno" facevo cilecca, rubavo i soldi alla Banca d'Italia (e non erano pochi, io non mi sono mai  lamentato). Mi stavo domandando: ma perché tanto umore per nulla? Non è certo molto simpatico che si consideri il mio paese (il miglior paese del mondo) il NULLA e quindi perché collegarlo con il NIENTE. La chiesetta (nessuno ha potuto contestare questo "maligno" che son io che ha un solo interesse: rispettare la verità storica di questo mio paese il più bello del mondo) non è del '600  ... riportiamola alla sua giusta data di costruzione a cavallo tra l'800 e il Novecento. Basta andare a consultare gli archivi e si conosce anche l'ora. Perché hanno sparato codesta fasulla data? Invero che fine hanno fatto i vincoli archeologici del passato (ma credo ancora valido) piano regolatore) Certo non so come i novelli faccendieri (magari in gonnella) potranno impedire la ineludibile vigilanza comunale sia su costruzioni abusive sia sul rispetto dei rigidi limiti altivolumetrici delle concessioni ex privilegio del c.d. 0,20? E così sornionamente sto arrivando al culmine della mia malignità . Questo tracciato di codesta tangenziale è solo un segnaccio sulla mappa Google o simili. E' irrealizzabile. Ha ragione l'ing. Cutaia: s'inerpica in dislivelli troppo erti. Nessuna chiesetta corre il minimo pericolo. Da non addetto ai lavori mi dico se questa strada larga quanto una vecchia regia  trazzera  si vuol fare. basta chiedere che qiel mostro che han fatto venire da chissà dove venga a bucare da sotto  la chiesetta e il problema si risolverebbe. Mi diverte il fatto che sento dire: ma si spendono un sacco di soldi. Magari dico. Il grande economista Keynes osa dire: in tempo di crisi fate buche e ricopritele purché date lavoro.  Mio padre senza che avesse mai letto un testo di macroeconomia finanziaria  si lamentava ai suoi tempi: figlio miu siemmu cunsumati: sordi unnni caminanu. Apparterrei al partito degli inflazionisti? in  una certa, misura sì.  Ma tutti questi son strucchigli: non c'è bisogno di eccedere in "malignità" per rendersi conto che con questo solo tracciato tutti i falsi terreni "agricoli" ma solo per l'IMU  adiacenti alla divisata (per i millenni futuri) di questo collegamento tra il "niente e il nulla" frattanto es lo sognano di avere concessioni edilizie o per opifici di ogni sorta  per impiantare una bella pratica mangia fondi comunitari. Tutta qui la rabbia di chi si è inventato il caso o vi stava soffiando sopra. Un danno reale contro una ipotetico mai pensato abbattimento di una chiesetta che fallacemente si è voluta far credere del '600.  Sono maligno io o è maligna qualche avvenentissima signora che s'inventa miei perfidi interessi o mie vendette personali (ma contro chi, di grazia)? Sutor ne ultra crepidam.  E si lascino in pace i neo filosofi palermitani pensatori di collegamenti tra il niente e il nulla: invero io plaudo a questo tracciato che così impedirà l'ulteriore cementificazione a questo "davvero piccolo lembo di paradiso" che sono i picchi della più aprica e solatia landa collinare del Serrone. Intanto lasciato questo antistorico e interessato bailamme,  mi pare che sia stato messo in sordina il vero problema viario di Racalmuto: la strozzatura del Ponte del Carmine. Quella criminale diga storta e insensa della strada ferrata (che i Matrona e C. all'epoca  per forza massonica imposero per i loro interessi) oltre ai disastri pluviali spacca in due il paese. L'espansione edilizia al di là del Ponte del Carmelo ha determinato una improvvida strozzatura cui si deve ovviare anche per la  incolumità dei cittadini che  a piedi intensamente vi passano tra lo sfrecciare in doppio senso nei quasi sei metri di larghezza  di bolidi non sempre guidati da giovani assennati. Cosa prevede il nuovo piano regolatore? Se non prevede nulla lo si lascerei cadere specie se si ripristina lo 0,20 che davvero tornerebbe a dare ossigeno all'asfittica economia racalmutese. Me lo insegnarono alla Banca d'Italia: l'edilizia è il traino di una economia  in crisi. Pensare ad una edilizia abitativa nel sovrabbondantissimo centro storico è follia. La vecchia mania racalmutese i farsi la casetta in campagna è ancora vivida. Si ritorni all'attuale piano regolatore (che c'è). Tanto i progettisti del nuovo PR. credo che siano stati soddisfarti. Quanto ci sono costati?
on mi sono mai  lamentato). Mi stavo domandando: ma perché tanto umore per nulla? Non è certo molto simpatico che si consideri il mio paese (il miglior paese del mondo) il NULLA e quindi perché collegarlo con il NIENTE. La chiesetta (nessuno ha potuto contestare questo "maligno" che son io che ha un solo interesse: rispettare la verità storica di questo mio paese il più bello del mondo) non è del '600  ... riportiamola alla sua giusta data di costruzione a cavallo tra l'800 e il Novecento. Basta andare a consultare gli archivi e si conosce anche l'ora. Perché hanno sparato codesta fasulla data? Invero che fine hanno fatto i vincoli archeologici del passato (ma credo ancora valido) piano regolatore) Certo non so come i novelli faccendieri (magari in gonnella) potranno impedire la ineludibile vigilanza comunale sia su costruzioni abusive sia sul rispetto dei rigidi limiti altivolumetrici delle concessioni ex privilegio del c.d. 0,20? E così sornionamente sto arrivando al culmine della mia malignità . Questo tracciato di codesta tangenziale è solo un segnaccio sulla mappa Google o simili. E' irrealizzabile. Ha ragione l'ing. Cutaia: s'inerpica in dislivelli troppo erti. Nessuna chiesetta corre il minimo pericolo. Da non addetto ai lavori mi dico se questa strada larga quanto una vecchia regia  trazzera  si vuol fare. basta chiedere che qiel mostro che han fatto venire da chissà dove venga a bucare da sotto  la chiesetta e il problema si risolverebbe. Mi diverte il fatto che sento dire: ma si spendono un sacco di soldi. Magari dico. Il grande economista Keynes osa dire: in tempo di crisi fate buche e ricopritele purché date lavoro.  Mio padre senza che avesse mai letto un testo di macroeconomia finanziaria  si lamentava ai suoi tempi: figlio miu siemmu cunsumati: sordi unnni caminanu. Apparterrei al partito degli inflazionisti? in  una certa, misura sì.  Ma tutti questi son strucchigli: non c'è bisogno di eccedere in "malignità" per rendersi conto che con questo solo tracciato tutti i falsi terreni "agricoli" ma solo per l'IMU  adiacenti alla divisata (per i millenni futuri) di questo collegamento tra il "niente e il nulla" frattanto es lo sognano di avere concessioni edilizie o per opifici di ogni sorta  per impiantare una bella pratica mangia fondi comunitari. Tutta qui la rabbia di chi si è inventato il caso o vi stava soffiando sopra. Un danno reale contro una ipotetico mai pensato abbattimento di una chiesetta che fallacemente si è voluta far credere del '600.  Sono maligno io o è maligna qualche avvenentissima signora che s'inventa miei perfidi interessi o mie vendette personali (ma contro chi, di grazia)? Sutor ne ultra crepidam.  E si lascino in pace i neo filosofi palermitani pensatori di collegamenti tra il niente e il nulla: invero io plaudo a questo tracciato che così impedirà l'ulteriore cementificazione a questo "davvero piccolo lembo di paradiso" che sono i picchi della più aprica e solatia landa collinare del Serrone. Intanto lasciato questo antistorico e interessato bailamme,  mi pare che sia stato messo in sordina il vero problema viario di Racalmuto: la strozzatura del Ponte del Carmine. Quella criminale diga storta e insensa della strada ferrata (che i Matrona e C. all'epoca  per forza massonica imposero per i loro interessi) oltre ai disastri pluviali spacca in due il paese. L'espansione edilizia al di là del Ponte del Carmelo ha determinato una improvvida strozzatura cui si deve ovviare anche per la  incolumità dei cittadini che  a piedi intensamente vi passano tra lo sfrecciare in doppio senso nei quasi sei metri di larghezza  di bolidi non sempre guidati da giovani assennati. Cosa prevede il nuovo piano regolatore? Se non prevede nulla lo si lascerei cadere specie se si ripristina lo 0,20 che davvero tornerebbe a dare ossigeno all'asfittica economia racalmutese. Me lo insegnarono alla Banca d'Italia: l'edilizia è il traino di una economia  in crisi. Pensare ad una edilizia abitativa nel sovrabbondantissimo centro storico è follia. La vecchia mania racalmutese i farsi la casetta in campagna è ancora vivida. Si ritorni all'attuale piano regolatore (che c'è). Tanto i progettisti del nuovo PR. credo che siano stati soddisfarti. Quanto ci sono costati?

Nessun commento: