domenica 1 dicembre 2013

Cavallaro Sindaco. Scelto già a Racalmuto il nuovo borgomastro.


Ormai è certo: Cavallaro Sindaco.

Buttafuoco ne cambierà magari il nome: si chiamerà borgomastro.

Questa di affidare la gestione comunale alla periferia della Confindustria, come dire a quel grande intellettuale collettivo che anima l'imprenditorialità e sa imporre il capitalismo anche ai vecchi veterocomunisti come me, mi sollazza tanto. Mi sto domandando: Ma 'sta storia qua dell'estraneo Cavallaro a sindaco di Racalmuto è una mossa diabolica del giornale di Sciascia o un flop di dilettanti della politica, un gioco da ragazzi insomma? Per logica dovrei propendere per la seconda ipotesi.

 Senonché. Senonché mi giunge voce che lo stato maggiore del PD democristianizzato qui a Roma sta tramando per una simile esilarante manovra elettorale. Peraltro qualche maligno mi dice che così i candidati della ciucesca sagrestia hanno davvero la strada spianata. Certo se vedo che anche il ribollente M5S diviene più mellifluo del più amorevole convento di clarisse, il cerchio comincia a chiudersi e se poi l'On. Bosco nulla ha da proporci che salvare il mio amico ex postino,  il cerchio è proprio chiuso. Starò a vedere. Certo che il teatrino della politica paesana in quel di Racalmuto è scoppiettante.

E i problemi?

quei grossi problemi che si agitano a Racalmuto? dal tracollo del mondo del lavoro giovanile, alla volatizzazione demografica, agli irrespirabili residui passivi spalmati per i prossimi dieci anni, sui quali peraltro incombe uno tsunami tassaiolo?  dai disservizi a costi iugulanti, alla mala gestio che continua a perpetuarsi, tutto questo lo risolveremo con un articolo ben scritto (la bella scrittura non la si nega) sul Corriere della Sera o con la boschica sentenza : tutti colpevoli, meno l'ex postino quello che bussava tre volte e la terza era una richiesta elettorale sempre saudita.

Già e la Jacono e Zambito? Quelli ormai hanno scelto il brillante giornalista del Corrierone. Potrà servire.

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