domenica 3 novembre 2013

Leggo oggi le fiere parole della Cancellieri, la nobiltà del suo dire mi rafforza nella stima per una davvero grand commis dello stato. Io credo nello STATO, in questa Hegeliana realtà pensata. Marx del resto discende da Hegel. La Cancellieri ha ragione: se una reclusa corre il rischio di vita nelle infami carceri italiane va fatta VIVERE, a prescindere dal nome che porta. Non certo dal crimine che ha commesso. Di cosa è colpevole la Ligresti? Di "elusione" fiscale, di "responsabilità oggettiva"? quella che incombe per certo oscurantismo giuridico dovuto a una caccia alle streghe contro la realtà imprenditoriale italiana? Aggiungo : La Cancellieri non è per nulla responsabile del commissariamento di Racalmuto: per lei si trattava di atto dovuto. Ebbe a soffrire per quell'atto DOVUTO. Venne a Racalmuto, cercò di rendersi conto di persona. Non poteva essere facile. Mandò una onesta ma tetragona funzionaria a gestire il commissariamento. Ma costei agì con eccesso di rigore. Un Cognato corse l rischio di venire ammanettato per CALUNNIA. Cancellieri MATERNA allontanò quella rude prefettessa. A mio avviso peccò di eccessivo buonismo. Racalmuto aveva bisogno di un periodo di quarantena. La Cancellieri mandò quel gran signore che è stato il prefetto Romano. Ignominia grande fu avere prorogato il commissariamento. Ma nella circostanza la Canecellieri non c'era più. Dovremmo prendercela con 'Ngilinu. Ma ora la stampa si è ammorbidata. Finge di ignorare. Ammettiamo allora pure che della Cancelieri ne facciano polpette. A Racalmuto che cosa ne viene? Nulla. La soddisfazione tutta vindice che chi ci ha colpito (ma nego) sta per essere sbranata dalle Erinni? Ma sia come sia, la vera, turpe, imperdonabile "mala gestio" - quella effettiva non quella blaterata da ragazzuoli in vena di ascese politiche locali - non può restare impunita. So che il giorno del giudizio si sta molto approssimando. Allora? l'anciddruzzu nni la caggia, o canta pi gilusia o antapi raggia".

Leggo oggi le fiere parole della Cancellieri, la nobiltà del suo dire mi rafforza nella stima per una davvero grand commis dello stato. Io credo nello STATO, in questa Hegeliana realtà pensata. Marx del resto discende da Hegel. La Cancellieri ha ragione: se una reclusa corre il rischio di vita nelle infami carceri italiane va fatta VIVERE, a prescindere dal nome che porta. Non certo dal crimine che ha commesso. Di cosa è colpevole la Ligresti? Di "elusione" fiscale, di "responsabilità oggettiva"? quella che incombe per certo oscurantismo giuridico dovuto a una caccia alle streghe contro la realtà imprenditoriale italiana? Aggiungo : La Cancellieri non è per nulla responsabile del commissariamento di Racalmuto: per lei si trattava di  atto dovuto. Ebbe a soffrire per quell'atto DOVUTO. Venne a Racalmuto, cercò di rendersi conto di persona. Non poteva essere facile. Mandò una onesta ma tetragona funzionaria a  gestire il commissariamento. Ma costei agì con eccesso di rigore. Un Cognato corse l rischio di venire ammanettato per CALUNNIA. Cancellieri MATERNA allontanò quella rude prefettessa. A mio avviso peccò di eccessivo buonismo. Racalmuto aveva bisogno di un periodo di quarantena. La Cancellieri mandò quel gran signore che  è stato il prefetto Romano. Ignominia grande fu avere prorogato il commissariamento. Ma nella circostanza  la Canecellieri non c'era più. Dovremmo prendercela con 'Ngilinu. Ma ora la stampa si è ammorbidata. Finge di ignorare. Ammettiamo allora pure che della Cancelieri ne facciano polpette. A Racalmuto che cosa ne viene? Nulla. La soddisfazione tutta vindice che chi ci ha colpito (ma nego) sta per essere sbranata dalle Erinni? Ma sia come sia, la vera, turpe, imperdonabile "mala gestio" - quella effettiva non quella blaterata da ragazzuoli in vena di ascese politiche locali - non può restare impunita. So che il giorno del giudizio si sta molto approssimando.  Allora?  l'anciddruzzu nni la caggia, o canta pi gilusia o canta pi raggia".

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