domenica 6 ottobre 2013

Se vi saranno novità accettabili plaudirò (dopo), se si ritritano cose vecchie farò come se non ne sapessi niente, ma se si cercheranno scorciatoie cervellotiche crederò mio dovere redarguire, contraddire

 

 

Apprendo con sincero piacere che gli studi e le pubblicazioni sulla chiesa e sulle chiese di Racalmuto. Dopo l'opera summa del Nalbone ora, tra l'altro, abbiamo una nuova ricerca sulla matrice di Racalmuto con tanto di presentazione nella fabbrica ecclesiale principe annuente il neo parroco, invero di solito non molto prpenso alle cose della storia locale. Ci va di pubblicare queste due foto che la dicono lunga sulle vicissitudini di chiese e sacerdoti racalmutesi a comnciare dallo loro Matrice. Tanti si sono cimentati in questa sorta di microstoria religiosa. Escludendo Tinebra e Messana, che avevano più interessi civici e campanilistici che voglie agiografiche, non mancano pregevoli ricerche di sacerdoti, e specie di gesuiti.

Credo di avere dato una non indifferente svolta agli studi del settore perseguendo l'avalutatività storica e inducendomi alla scrupolsa dichiarazione dei miei oventi ideali là dove affioravano. Non assisterò quindi alla presentazione di questo ennesimo libro monograafico sulla matrice. Se vi saranno novità accettabili plaudirò (dopo), se si ritritano cose vecchie farò come se non ne sapessi niente, ma se si cercheranno scorciatoie cervellotiche crederò mio dovere redarguire, contraddire.

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