domenica 1 settembre 2013

Ci giuro: Agostino era esattamente come me. Solo che per vivere (bene da vescovo) predicava bene ciò a cui razionalmente non poteva credere come io spiego bene agli altri quello che per me non ho capito.

Il vangelo secondo Matteo letto da me (in latino).
"Baptizatus autem Iesus, confestim ascendit de aqua, " Ma un uomo Dio che necessità ha di scendere in acqua per battezzarsi, di quale peccato deve mondarsi? Del peccato originale? Ma lui che rapporto può avere con il morso ad una mela proibita, sia pure dal padre eterno. Ho capito, come Berlusconi vuol fare sceneggiata, ed infatti "ecce aperti sunt ei caeli". Come si possono aprire i cieli io non comprendo. A teatro può crearsi un qualche forte effetto scenico ma dinanzi ad un battistero - sia pure quello di Pisa, ma in quel tempo te lo sognavi - come si possono aprire i cieli?Già, che cretino che sono: "et vidit spiritum Dei descendentem sicut columbam, et venientem super se." Roba che per un onirico film alla Fellini è ottima sceneggiatura. Un dio ha uno Spirito (diverso da sé o sé o l'ES dell'IO divino?). quello spirito l'avrebbe potuto vedere solo chi era Dio cioè se stesso, non certo il barbone Giovanni. Poco male, lo Spirito di Dio si transustanzia , si materializza in una colomba. I preti in 80 anni hanno cercato di inculcarmi che quella colomba era la terza persona della santissima trinità! Ma dio non è uno solo? Teatralmente parlando, non fa una grinza; ma anche razionalmente? Scusate, razionalmente non si può. Non credo che un filosofo - tutta ragione dunque - come Agostino potesse aderire a siffatte elucubrazioni metafisiche. Con me ci sta tentando una donna. Voi credete che ci riuscirà? Ma il colpo finale ce l'ho in serbo. Et ecce vox de caelis dicens: Hic est filius meus dilectus, in quo mihi complacuit. Pare che sì belle parole poetiche le abbia scritte uno che stando annoiato nel telonio ad un cenno di Gesù si alza e lo segue. Sono troppo ardimentose per credere a tanto. Ad ogni modo un dio che ha un figlio alla stregua magari di Giove, che se ne sta nei cieli (ma non deve stare in cielo in terra e in ogni luogo ; oggi pare che non si possa neppure dire questo: la dottrina cristiana che mi faceva imparare a memoria donna Marietta Nalbone è stata bandita - giustamente dopo secoli), che ha voce stentoria che parla dell'uomo dio come poteva parlare di me mio padre, il padre eterno si compiace di un suo figlio che sinora non ha compiuto molto, e tanto plauso per essersi buttato in acqua a mondarsi di peccati che non ha, che non può avere? La logica traballa! Subentra allora la fede: non si discute. Una quarantenne afflitta dai problemi esistenziali di una donna moderna può avere fede profonda, ha bisogno di credere, ha bisogno persino di pregare. La donna oggi ha cercato (raggiunto) la libertà ma ha irrimediabilmente persa la via della felicità. Un vecchio come me ha raggiunto la pace dei sensi, non prega, non crede. Ha raggiunto la serenità e manda a quel diavolo felicità e dintorni. Ci giuro: Agostino era esattamente come me. Solo che per vivere (bene da vescovo) predicava bene ciò a cui razionalmente non poteva credere come io spiego bene agli altri quello che per me non ho capito.
  • Calogero Taverna N.B. - Io non mi rivolgo a nessuno. Il mio interlocutore è solo ed unicamente me stesso. Mi piace il gioco delle parti. Sono anche hegeliano, è solo la mia idea quella che crea tutto. Crea ma anche disgrega. Nessuno, nessuna, si senta chiamata in causa. Prendo l'appiglio da una frase, da un gesto, da una non richiesta preghiera per dare la stura al brillantio delle mie idee, delle mie convinzioni. Nessuno è tenuto a leggermi; se lo fa lo fa a suo rischio e pericolo, quasi come Napolitano: son irresponsabile. Manco in galera posso andare per superati (abbondantemente) limiti di età.. Il mio nemico, il mio non dimenticato asino ragliante, stia sereno. Non sono però un delatore. E se volessi ....

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