lunedì 12 agosto 2013

ecco la foto di questo nostro prezisissimo zafferano: lo zafferano giallo di cui parla STRABONE, geografo dei tempi di Augusto


Noi un grande podestà l'abbiamo avuto: si chiamava dottor Enrico Macaluso. Lo vogliamo onorare? ci sto. Giubilerei il suo nem...
ica: il centurione della MVSN avvocato Carmelo Burruano quello che esaltava il suo cavallo alato, mentre patri Decimu gli gridava: Don Rodrigo!
Sappi fari chissu sulu
l'abbucatu Burru ... culu
prutitturi e paladinu
di la serba d'un parrinu.

 Oh, tremendo dottore Achille Vinci, bitorzoluto galantuomo del Circolo Unione. Sarcasmo micidiale, poeta in vernacolo dal fulmineo verso. Fu privilegio conoscerlo. Non sarebbe possibile, ma per lui si nutriva sconfinata ammirazione senza stima. Chissà come avrebbe deriso i nuovi aspiranti sindaci che dicono di parlare col cuore mentre aspirano agli appannaggi municipali.
Questa fu Racalmuto, meschinella e salace. Anche qui, affetto sommo ma senza né ammirazione né stima. Cara Racalmuto, parlando di te penso a Forstoff, grande teorico delle comunità municipali. Li definisce spazi vitali. E di vitale per chi ha intelletto e volontà ce n'è poco. Si va via, se si è tra i migliori, non perché manca il lavoro, ma perché manca l' spazio arioso. Non ridotto né alla sequela dei bar da Parisi ai locali di Romano, né alla falsa fondazione nell'ex Centrale, né all'ignota ex chiesa di San Sebastiano ove il mio amico padre Puma intruppò i quadri disponibili di Pietro D'Asaro e il buon successore lascia deperire tutto intento alle preci salvifiche, emulo del litaniante papa Cicciu.


 

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