venerdì 2 agosto 2013

Calogero Taverna io ad esempio aspiro a fare il sindaco di Racalmuto

Calogero Taverna io ad esempio aspiro a fare il sindaco di Racalmuto. Lo so che non sarò mai eletto. Adesso non lavoro sol perché pluripensionato. Se per dannata ipotesi dovessi venire eletto, devolverò tutto per la realizzazione dei miei progetti di lavoro a Racalmuto. Quali sono? Completare l'aeroporto, facendo mettere sotto processo tutti i profittatori (agrigentini) che poi lo fecero fallire; sfruttare le risorse minerarie racalmutesi di grande importanza per l'artigiano nazionale dell'alabastro. L'alabastrino non lo donerò, però, ai museali di acchito racalmutesi; istituire le municipalizzate dell'acqua (sfruttare le risorse idriche dello Zaccanello), della raccolta dei rifiuti solidi urbani con la dotazione di inceneritori locali negli anfratti minerari, dello sfruttamento agrozootecnico della forestale, delle ricerche archeologiche medievali dei castelli di pubblica proprietà. Altre iniziative in campo culturale (teatro, fondazione, archivistiva). Progettualità turistica scissa da semplice sfruttamento per ammortizzatori sociali. Risanamento del bilancio comunale con le debite iscrizioni delle sopravvenienze attive. Conseguentemente le mannaie fiscali per l'erroneo patto di stabilità fugate. E per ora credo che può bastare come semplice DEMO.

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