mercoledì 13 febbraio 2013

Dicerie di vacuo suono

 
...per mestiere spiego bene agli altri quello che per me non comprendo.

mercoledì 13 febbraio 2013

Dicerie di vacuo suono

Il famoso da me innominato professre cui indirizzai una lettera aperta che tanti plaudenti echi conseguì, ovvio non è aduso a leggere i lavori altrui tutto intento a leggersi o far divenire (nei suoi pii desideri) capolavori i vagiti letterari della propria famiglia .
Non sappiamo che dire, solo lo inviteremmo ad un maggior rispetto per gli altri. Gli sussurreremmo in un orecchio che D'Alema - da me conosciuto ed apprezzato - non è postulante di voti ad personam, gli è managerialmente superiore e se volesse riempirebbe gli uditori delle accademie perché avrebbe tanto da insegnare. Questi tapini accademici, reduci da umilianti collassi manageriali in fondazioni dal nome glorioso, sol perché hanno accordato "amicizia" fibeistica a signorine protese ad avere un trenta comunque nel loro libretto per il titolo di laurea in letteratura aliena, non si rendono conto che non contano nulla. Nessuno ha voglia di ascoltarli. Immaginate chi scrive. Non c'entra nulla con quanto precede, ma mi disturba che nel mio profilo si profilino dicerie del seguente vacuo suono.


Il PD, inattivo sugli altri fronti, è attivissimo negli SMS. Mi subissa di avvisi, alcuni decisamente inopportuni come quest'ultimo relativo a un comizio di D'Alema. Ma l'innocente telefonista non può certo sapere che gradirei ascoltare il Baffetto quasi quanto fornicare col mago Otelma.

Nessun commento: